Sono 359 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 21.284 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 301. L’incidenza sale al 1,7% ieri era all’1,4%.

L’isola è al settimo posto per contagi, al primo c’è la Campania con 780 casi, al secondo posto la Lombardia con 787 casi, al terzo posto il Veneto con 708 casi, al quarto il Lazio con  697 casi, al quinto l’Emilia Romagna, con 565 casi, al sesto la Toscana con 373 casi.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 7.777 con un aumento di 205 casi. I guariti sono 152 mentre si registrano altre 2 vittime, che portano il totale dei decessi a 7.048.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono adesso 362 ricoverati, con 5 ricoverati in meno rispetto a ieri in terapia intensiva sono 42 un caso in meno rispetto a ieri .

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province  Palermo con 68 casi, Catania 108, Messina 57, Siracusa 43, Ragusa 13, Trapani 20, Caltanissetta 18, Agrigento 20, Enna, 12.

Vaccini ancora boom per le terze dosi, a quota 2,1 milioni

Gli italiani credono nella terza dose che continua a trainare la campagna vaccinale: secondo i dati del sito del Governo, sono 2.128.928 quelle finora somministrate, pari al 35,40% della platea che può farle (con una copertura ulteriore, quindi, per 3,59% della popolazione).

Le cosiddette dosi aggiuntive sono 338.595 (38,33% della platea) mentre le booster (tra cui entrano oltre gli over 60 anche chi ha fatto almeno da sei mesi il J&J) sono 1.790.333 (34,89% della platea). Per quanto riguarda la campagna vaccinale, le prime dosi continuano a viaggiare intorno alla media consolidata (ieri sono state 15.572) mentre più alto è il ritmo delle seconde (48.870 nelle ultime 24 ore). L’83,52% della popolazione over 12 ha completato, ad oggi, il ciclo vaccinale.

Covid: Agenas, 4% occupazione intensive e 6% aree mediche

È del 4% l’occupazione delle terapie intensive a livello nazionale e del 6% (con un aumento dell’1%) quella in area medica non critica negli ospedali per i casi Covid in Italia, sotto alle soglie fissate dagli indicatori rispettivamente del 10% e del 15%, secondo i dati dell’Agenzia Nazionale dei Sistemi sanitari regionali (Agenas) aggiornati a ieri, 6 novembre. Due le regioni che hanno raggiunto la soglia per le intensive, le Marche con l’11% in crescita – era all’8% l’1 novembre scorso – e il Friuli Venezia Giulia al 10%. Nelle due regioni i ricoveri in area medica non critica sono però sotto la soglia di diversi punti percentuali: le Marche sono al 6% e il Friuli Venezia Giulia al 9% (+1% sul giorno precedente). I dati di occupazione più alti in area medica si registrano in Calabria con il 12% (+1%), nella provincia di Bolzano con l’11% ma in discesa di un punto percentuale, e in Valle d’Aosta che ha registrato un balzo in avanti del 7% portandosi sull’11%. Questa la situazione nel dettaglio con dati Agenas riferiti al 6 novembre:

OCCUPAZIONE TERAPIE INTENSIVE: Abruzzo (4%), Basilicata (0%), Calabria (5%), Campania (3%), Emilia- Romagna (4%), FVG (10%), Lazio (6%), Liguria (4%), Lombardia (3%), Marche (11%), Molise (3%), Pa Bolzano (3%), Pa Trento (2%), Piemonte (3%), Puglia (4%), Sardegna (3%), Sicilia (5%), Toscana (5%), Umbria (8%), Valle d’Aosta (0%), Veneto (4%). –

RICOVERI COVID IN REPARTI DI AREA NON CRITICA: Abruzzo (5%), Basilicata (8%), Calabria (12%), Campania (8%), Emilia- Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (9%), Lazio (7%), Liguria (5%), Lombardia (5%), Marche (6%), Molise (3%), Pa Bolzano (11%), Pa Trento (4%), Piemonte (3%), Puglia (5%), Sardegna (3%), Sicilia (9%), Toscana (5%), Umbria (6%), Valle d’Aosta (11%), Veneto (3%).