Sono 4762 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 34.268  tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 1.606. Il tasso di positività sale al 13,9% ieri era al 12,6%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

L’isola è al secondo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 229.679 con un incremento di 1.433 casi. I guariti sono 3.807 mentre le vittime sono 33 e portano il totale dei decessi a 9.498.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono 1.111 ricoverati, con 5 casi in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 72, con cinque casi in più rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 1.232 casi, Catania 849, Messina 613, Siracusa 686, Trapani 331, Ragusa 460, Caltanissetta 247, Agrigento 683, Enna 172.

Agenas, occupazione intensive cala al 7%, 3 regioni oltre 10%

In Italia l’occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti Covid scende di un punto percentuale e torna al 7%, ma tre superano ancora la soglia di allerta del 10%, ovvero Marche (all’11%), Sardegna e Lazio (al 13%). Lo indicano i dati del monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), relativi al 28 febbraio.

Resta al 17% l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area non critica, anche se, a livello giornaliero, sono più le regioni che vedono un aumento di quelle che hanno un calo. Nel dettaglio, rispetto al giorno precedente (27 febbraio), la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid cresce in Abruzzo (all’8%), Emilia Romagna (9%) e Sardegna (13%), mentre cala in 6 regioni: Liguria (8%), Molise (5%), Pa Bolzano (2%), Puglia (6%), Sicilia (8%), Toscana (9%).

Il tasso di occupazione delle intensive e’, invece, stabile in regioni e province autonome: Basilicata (all’1%), Calabria (9%), Campania (6%), Friuli Venezia Giulia (9%), Lazio (13%), Lombardia (5%), Marche (11%), Pa Trento (7%), Piemonte (6%), Umbria (7%), Valle d’Aosta (9%) e Veneto (5%).

Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (o ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19, a livello giornaliero, la percentuale cresce in 6 regioni: Calabria (al 26%), Emilia Romagna (16%), Friuli Venezia Giulia (17%), Liguria (20%), Molise (14%), Umbria (23%) scende in 5 regioni: Basilicata (26%), Campania (16%), Puglia (20%), Toscana (16%), Valle d’Aosta (15%). Il tasso e’ stabile, infine, in Abruzzo (al 28%), Lazio (22%), Lombardia (10%), Marche (20%), Pa di Bolzano (14%), Pa Trento (10%), Piemonte (14%), Sardegna (21%), Sicilia (28%) e Veneto (10%).

Tutte le regioni superano la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica, tranne Lombardia, Molise, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano.

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