Sono 5.796 i nuovi casi di Covid19 Siciliani registrati a fronte di 33.690 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 1.993. Il tasso di positività sale al 17,1% ieri era al 12,0%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
L’isola è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 186.617 con un decremento di 331 casi. I guariti sono 6.802 mentre le vittime sono 43 portano il totale dei decessi a 10.185.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero sono 1.058 ricoverati con 16 casi in meno rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 49, 12 in meno rispetto a ieri.
La situazione nelle singole province
Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 1.590 casi, Catania 1.084, Messina 1.230, Siracusa 532, Trapani 489, Ragusa 448, Caltanissetta 325, Agrigento 670, Enna 146.
Agenas, occupazione reparti sale a 16%,in 7 regioni oltre 20%
Nelle ultime 24 ore, in Italia, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’ da parte di pazienti con Covid-19 sale di un punto percentuale raggiungendo il 16% (un anno fa era al 43%) e supera il 20% in 7 regioni: Umbria (40%), Calabria (34%), Basilicata (26%), Sicilia (27%), Marche (24%), Puglia (23%), Abruzzo (22%). L’occupazione delle terapie intensive, invece, è stabile al 5% in Italia (mentre esattamente un anno segnava il 41%), ma resta al 10% in Calabria e al 12% in Sardegna. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 4 aprile 2022.
Ecco nelle varie regioni il tasso di occupazione dei reparti
Nel dettaglio, in base al monitoraggio quotidiano Agenas, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area medica (o ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19 cala in Basilicata (26%) e Molise (15%), ma cresce in 7 regioni o province autonome: Calabria (al 34%), Emilia Romagna (14%), Marche (24%), Lombardia (11%), Sicilia (27%), Toscana (18%) e Valle d’Aosta (17%). E’ stabile nelle restanti 12 regioni: Abruzzo (al 22%), Campania (18%), Friuli Venezia Giulia (11%), Lazio (19%), Liguria (15%), Pa di Bolzano (12%), Pa Trento (al 12%), Piemonte (9%), Puglia (23%), Sardegna (20%), Umbria (40%) e Veneto (9%). Sempre a livello giornaliero, l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in 6 regioni: Abruzzo (al 7%), Basilicata (1%), Campania (6%), Emilia Romagna (3%), Friuli Venezia Giulia (4%) e Sicilia (7%). Cresce, invece, in 3: Pa Bolzano (al 4%), Toscana (8%), Umbria (3%). In Valle d’Aosta e Molise (0%) variazione non disponibile. La percentuale è stabile nelle restanti 10 regioni o province autonome: Calabria (al 10%), Lazio (8%), Liguria (4%), Lombardia (2%), Marche (4%), Pa Trento (2%), Piemonte (5%), Puglia (8%), Sardegna (12%) e Veneto (3%).
Covid: Federfarma, mantenere i prezzi dei tamponi bassi
Con la fine dello stato di emergenza da Covid non sono più in vigore gli accordi che prevedevano prezzi calmierati per test antigenici e mascherine effettuati in farmacia. Ma “tamponi e mascherine continuano ad essere strumenti indispensabili per monitorare e prevenire i contagi da Covid-19”. Per questo Federfarma sottolinea l’importanza di “mantenere inalterate le condizioni economiche per la loro erogazione” e conferma la disponibilità “a valutare eventuali nuovi accordi o protocolli d’intesa a tutela della salute dei cittadini”. “Sono convinto che anche in questo caso prevarrà il grande senso di responsabilità che le farmacie hanno già dimostrato fin dalle prime fasi buie di questa pandemia”, afferma il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia su Filodiretto, l’organo di informazione dell’associazione sindacale dei titolari di farmacia. Consapevoli che “la fine dello stato di emergenza non implica la fine della pandemia, continueremo ad impegnarci per far sì che tutti i cittadini possano agevolmente continuare a svolgere le proprie attività quotidiane in sicurezza”, conclude Tobia. Stessi auspici sono formulati anche dalle organizzazioni territoriali: secondo la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, “i farmacisti, per venire incontro ancora una volta alle necessità dei cittadini, continueranno su base volontaria a erogare questi servizi”, mantenendone invariati i prezzi. Il presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni sottolinea che le farmacie continueranno “ad effettuare non solo i tamponi, ma a caricare quotidianamente i relativi report dei casi negativi e positivi nella piattaforma digitale veneta, contribuendo in questo modo al monitoraggio ufficiale della pandemia”.
Covid: mascherine e distanze, linee guida attività commerciali
Mascherine da tenere ancora al chiuso, conferma del distanziamento di un metro tra i tavoli nei ristoranti , indicazione a privilegiare i pagamenti con carta elettronica e ad effettuare una adeguata areazione degli ambienti. In un’ordinanza dell’1 aprile, pubblicata in gazzetta ufficiale, il ministero della Salute illustra le varie misure precauzionali da adottare negli esercizi commerciali in questa fase della pandemia, confermano le misure già previste. L’ordinanza ‘Adozione delle Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali’ indica dei principi di carattere generale e misure specifiche per i singoli settori di attività: ristorazione e cerimonie, attività turistiche e ricettive, cinema e spettacoli dal vivo, piscine termali e centri benessere, servizi alla persona, commercio, musei, archivi, biblioteche, luoghi della cultura e mostre, parchi tematici e di divertimento, circoli culturali, centri sociali e ricreativi, convegni, congressi e grandi eventi fieristici, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Indicazioni anche per sagre e fiere locali, corsi di formazione, sale da ballo e discoteche. In tutte le attività economiche e sociali, si legge, “è necessario il rigoroso rispetto delle norme e delle misure comportamentali individuali e collettive e l’adozione delle misure indicate”. Tra le altre, predisposizione da parte degli esercenti di un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare ed obbligo di possesso e presentazione della certificazione verde Covid-19 base o rafforzata in tutti i contesti in cui è prevista. Indicato anche l’uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2) in tutti gli ambienti chiusi e, in caso di assembramento, anche all’aperto, ove previsto dalla normativa. Si ricorda anche l’igiene delle mani con la messa a disposizione, all’ingresso e in più punti dei locali, di soluzioni per le mani. Rispetto all’areazione dei locali, è indicato un rinforzo del ricambio d’aria naturale o attraverso impianti meccanizzati negli ambienti chiusi. Inoltre, “in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria”.
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