Sono 708 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 12745 gli attuali positivi con un incremento di 557. Di questi 954 sono i ricoverati con un incremento di 56 nuovi ricoveri: 839 in regime ordinario e 115 in terapia intensiva con un incremento di quattro ricoveri. 11.791 si trovano in isolamento domiciliare.

Si registrano nuove vittime, anche oggi sono 13 i decessi anche oggi che portano il totale a 472. I guariti sono 219. I tamponi effettuati sono 7226.

Su fronte della distribuzione territoriale Palermo  torna in testa al contagio con 258 nuovi positivi in più, Catania ne fa registrare 242; Messina 88; a Ragusa 68,a Trapani sono 53; a Siracusa 39, a Caltanissetta sono 30;  ad Enna 10; Agrigento 1.

Intanto approda all’Ars la legge regionale sulle riaperture dei locali. “Il DDL c’è. Abbiamo fatto capire che la Sicilia non può reggere il DPCM del Governo. Noi siamo un’isola in cui sono stati buttati 9 miliardi di PIL” ha detto Gianfranco Micciché, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, ospite in studio della quarta puntata di Casa Minutella, in diretta su BlogSicilia, che ha anche annunciato che il DDL sarà «approvato entro una settimana. Il tempo di arrivare in Assemblea», sottolineando che la legge serve per dare al presidente Nello Musumeci la facoltà di agire.

Il presidente dell’ARS ha poi lanciato un’accusa al Governo Conte sulla gestione dell’epidemia in Sicilia: «Ci hanno dichiarato zona rossa perché abbiamo avuto nella prima ondata un numero di contagiati inferiore a quello della provincia di Como. Sono stato a Favignana, tutto chiuso, gente disperata ma lì non c’è stato neanche un positivo. Si può fare fallire un territorio che non ha avuto un solo contagio? Non dico che non ci sia il Covid19 nell’Isola ma conosco il risultato: 9 miliardi di euro persi e meno 1% di morti rispetto all’anno scorso, come riporta l’Istat. Se abbiamo avuto l’1% di morti in meno rispetto all’anno scorso, ditemi… cos’è questa peste?».

E ancora: «Non eravamo nelle condizioni di essere dichiarati zona rossa. Siamo un’Isola. Se fossero stati chiusi Messina e gli aeroporti, non sarebbe potuto venire nessuno a contagiarci. Perché abbiamo fatto fallire tutti? Non ci sono più un commerciante e un ristoratore che sorridono. L’errore colossale del Governo Conte è stato quello di considerare l’Italia tutta uguale ma non lo è. Nel momento in cui tu dici che alle 18 in poi non puoi uscire più, non si tiene conto del fatto che a Milano alle 19 già la cena è finita ma in Sicilia si apre alle 16 e fino alle 20 tutti i negozi sono aperti. Quindi, se obblighi i ristoranti a chiudere dalle 18, tanto vale non farli aprire più».

Micciché ha poi proseguito: «Non è una sfida ma bisogna fare capire allo Stato che non ha compreso cosa succede in Sicilia, altrimenti ‘moriamo tutti’. Io porto un dato semplicissimo: la Fondazione Federico II, che gestisce il Palazzo Reale, lo scorso anno ha sfiorato il milione di visitatori. A novembre non siamo ancora arrivati a 100mila. Siamo praticamente falliti. Ci sono 60 persone che lavorano lì. Per fortuna siamo pubblici e possiamo mantenere la Fondazione ma ho la prova che così ‘moriamo’».

Micciché, che ha detto: «credo di conoscere tutti a Palermo, non ho conosciuto neanche un parente morto di Covid», ha anche affermato: «Il Governo ha solo il problema degli assembramenti. Allora, faccia scendere l’esercito in campo, chiami tutte le forze di polizia, faccia i controlli nei ristoranti e nei cinema… È una follia obbligare tutti a restare in casa».

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