Sono 1.945 i nuovi positivi al Covid in Sicilia su 24.005 tamponi con un tasso di positività dell’8,1% in funzione dell’accelerazione sul fronte dei tamponi che sono circa 2 volte e mezzo quelli ordinari. Le vittime sono state 39 nelle ultime 24 ore che portano a 2916 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 45.045 con un aumento di 180 casi.
Negli ospedali i ricoveri sono 1.613, 11 in più rispetto a ieri, dei quali 210 in terapia intensiva, 5 in più rispetto a ieri. I guariti sono 1.729. La distribuzione nelle province vede Palermo 510, Catania con 456, Messina 327, Trapani 312, Siracusa 185, Caltanissetta 87, Agrigento 38, Ragusa 29, Enna 1.
Intanto la zona rossa è ufficiale. L’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, riporta in rosso tre aree del Paese. Si tratta di due regioni e una provincia autonoma. A diventare rosse sono la provincia autonoma di Bolzano, la Lombardia e la Sicilia. Da quanto si apprende dal Ministero della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà nelle prossime ore la nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio.
La stessa ordinanza stabilisce i colori di tutte le altre regioni. Nove Regioni passano in area arancione: sono le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione dove già si trovavano in tre: Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.
Le virtuose, invece, sono sei e non una sola come era stato ipotizzato nei giorni scorsi in base aid ati parziali che affluivano. Di fatto la Campania insieme ad altre 5 regioni e Province Autonome restano in fascia gialla. Sono Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento e Molise.
Ma l’altro grande tema è quello della scuola. E’ caos, infatti, fra studenti e famiglie che non capiscono ‘più cosa devono fare, quando cambiano e come le regole, cosa si applica e cosa no. La Sicilia fa caso a se non solo perchè sarà zona rossa. C’è già in vigore una ordinanza che dispone il proseguimento della didattica a distanza alle superiori fino a fine mese a prescindere da cosa dice il Dpcm nazionale. Si tratta di una misura più restrittiva e dunque la Regione può metterla in atto.
Dunque per le superiori la situazione è chiara, tutti a casa in dad fino a fine mese. Ma è fra elementari e medie che la confusione regna sovrana. In Italia la didattica è rimata in presenza in questi giorni, in Sicilia, invece, le lezioni non sono ripartite se non a distanza. Ma dovrebbero ripartire lunedì. Solo che neanche questo è certo.
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