“Zona Rossa? Sì, ma solo per i Comuni ad altissimo rischio, Musumeci non scarichi le sue responsabilità su Roma e preveda la massima restrizione solo per i centri dove l’avanzata del virus è fuori controllo. Non ha senso mettere in ginocchio le già agonizzanti attività commerciali in maniera generalizzata ovunque nell’isola”. Lo affermano i deputati regionali 5stelle della commissione Salute, Francesco Cappello, Antonio De Luca, Giorgio Pasqua e Salvatore Siragusa.

Numeri dei casi in aumento, indice di positività più alto d’Italia, ospedali sotto pressione. La Sicilia insieme alla Lombardia da domenica sarà zona rossa. La richiesta del presidente Nello Musumeci fatta ieri alla luce dei dati delle ultime settimane sarà accolta dal ministro Roberto Speranza. Il governatore ha chiesto esplicitamente il via alla zona rossa per due settimane, così come fatto dopo le feste natalizie, e tutto lascia supporre che Roma non ponga alcun veto anche alla luce dell’alto tasso di positività registrato negli ultimi giorni nell’Isola.

Contrario il M5S. “Comprendiamo – dicono i parlamentari 5 stelle – la fortissima esigenza di ricorrere a provvedimenti maggiormente restrittivi per cercare di rallentare l’avanzata del virus che sta mettendo in crisi le strutture ospedaliere. Non condividiamo, però, il tentativo di Musumeci di sottrarsi alle sue responsabilità, invocando da Roma una zona rossa generalizzata in tutta la Sicilia, che penalizzerebbe anche commercianti e imprese di centri dove si potrebbe continuare lavorare, anche se in maniera ridotta e tenendo d’occhio le massime precauzioni per limitare i contagi”.

Oggi sono attese le ordinanze che dovrebbero colorare di arancione buona parte dell’Italia a eccezione di Sicilia e Lombardia e di 6 regioni che rimarrebbero gialle, ovvero Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. “Qualcuno – concludono i deputati – ricordi a Musumeci che è lui il commissario delegato al Covid e che può agire senza cercare il parafulmine di Roma per evitare di incorrere nelle proteste dei commercianti. Cerchi, anzi, di potenziale la medicina del territorio che, gli ricordiamo per la milionesima volta, deve essere la prima barriera al virus, per evitare di far collassare gli ospedali e le terapie intensive, come purtroppo sta accadendo”.