Sono 2.957 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 18.470 tamponi processati. Ieri erano 4.737. Il tasso di positività è al 16% in diminuzione rispetto al 18,8% ieri.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 171.545 con un decremento di 1.289 casi. I guariti sono 4.559 e 30 vittime che portano il totale dei decessi resta 11.735.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 925, 7 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 45, due in meno rispetto a ieri.

La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 779 casi, Catania 678, Messina 470, Siracusa 289, Trapani 314, Ragusa 237, Caltanissetta 121, Agrigento 330, Enna 82.

Agenas ,occupazione di intensive e reparti stabile a 4% e 16%

Nell’arco di 24 ore, in Italia, è stabile al 4% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid e tutte le regioni sono sotto il 10%. Così come è stabile al 16% la percentuale di posti nei reparti ordinari occupati per Covid-19, ma in 13 regioni supera la soglia d’allerta del 15%: Umbria (38%), Valle d’Aosta (29%), Calabria (32%), Basilicata (21%), Liguria (28%), Sicilia (24%), Friuli Venezia Giulia (22%), Abruzzo (al 21%), Emilia Romagna (19%), Puglia e Lazio (17%), Campania e Pa Trento (16%).

Questa la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 2 agosto. Nel dettaglio, in 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cresce in 2 regioni: Molise (11%) e Toscana (14%). Cala in 8: Basilicata (21%), Calabria (32%), Emilia Romagna (19%), Friuli Venezia Giulia (22%), Marche (20%), Pa Bolzano (13%), Sicilia (24%), Umbria (38%).

La percentuale è stabile in 11 regioni: Abruzzo (al 21%), Campania (16%), Lazio (17%), Liguria (28%), Lombardia (13%), Pa Trento (15%), Piemonte (8%), Puglia (17%), Sardegna (11%), Valle d’Aosta (29%), Veneto (12%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 3 regioni: Molise (8%), Pa Trento (3%), Toscana (5%). Cala in 5: Friuli Venezia Giulia (2%), Lazio (6%), Liguria (3%), Marche (3%), Umbria (6%). E’ stabile in 12 regioni o province autonome: Abruzzo (al 6%), Basilicata (3%), Campania (4%), Calabria (8%), Emilia Romagna (6%), Lombardia (3%), Pa Bolzano (2%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Sardegna (7%), Sicilia (6%), Veneto (3%). In Valle d’Aosta (0%), la variazione non è disponibile.

Covid: Fiaso, ricoveri stabili, ritardi su 4/a dose

Ricoveri stabili in area medica e nelle terapie intensive nella settimana dal 26 luglio al 2 agosto negli ospedali della rete sentinella della Fiaso, dopo la diminuzione del -2% registrata la scorsa settimana. Resta bassa la percentuale di occupazione delle rianimazioni: 4,4% del totale dei pazienti Covid. Circa il 95% dei ricoverati vaccinati nelle intensive e il 77% in reparti ordinari sono immunizzati da oltre sei mesi e l’età media dei pazienti vaccinati in area medica è di 76 anni e scende a 66 nelle rianimazioni. “C’è quindi un chiaro ritardo di tale fascia della popolazione nel sottoporsi alla quarta dose, che espone i soggetti fragili e gli over 60 alle conseguenze più gravi della malattia da Covid”, osserva Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Nei reparti ordinari ci sono stati 21 nuovi ingressi. Si tratta di pazienti “con Covid”, il cui ricovero è stato determinato da altre patologie ma che sono risultati positivi al tampone. L’incidenza di questi pazienti CON COVID è salita questa settimana del +7,5% nei ricoveri ordinari e complessivamente questa categoria rappresenta il 58% del totale dei pazienti Covid presenti negli ospedali oggetto della rilevazione.

Covid: Fiaso, ricoveri bimbi stabili, nessuno in intensiva

Sostanziale stabilità dei ricoveri per Covid per i più piccoli nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali aderenti al network sentinella di Fiaso “Per i più piccoli – sottolinea la Fiaso – si registra una sostanziale stabilità dei ricoverati con due casi in meno della settimana scorsa. “Tredici piccoli pazienti ricoverati presentano altre patologie rilevanti e non c’è alcun paziente in terapia intensiva con infezione da SARS-COV-2 e interessamento polmonare. La classe 0-4 anni – conclude la nota – è sempre la più colpita (83,7% dei ricoverati) i bambini sotto i sei mesi sono il 36,7% del totale.

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