Sono 1.803 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 12.465 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 1.777. Il tasso di positività scende al 14,4% mentre ieri era al 15,7%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è oggi al settimo posto per contagi esattamente come ieri. Gli attuali positivi sono 121.964 con un aumento di 776 casi. I guariti sono 1.433 mentre le vittime sono 11 portano il totale dei decessi a 10.504.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 893, 32 in più rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 51, lo stesso numero rispetto a ieri

La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 341 casi, Catania 350, Messina 651, Siracusa 162, Trapani 169, Ragusa 142, Caltanissetta 88, Agrigento 286, Enna 31.

Covid: Sebastiani, incidenza in aumento nelle province

Aumenta nelle province italiane l’incidenza dei positivi ai test molecolari e antigenici e sono 37 quelle in cui si rileva un trend di crescita e un aumento percentuale dell’incidenza negli ultimi sette giorni maggiore di almeno il 10% rispetto a quella dei sette giorni precedenti. Lo indicano le analisi delle differenze settimanali dei dati dell’incidenza di positivi ai test molecolari e antigenici assieme, elaborata dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Dall’analisi emerge inoltre che “le province sono raggruppate in tre cluster, dove sono tutte confinanti tra loro, e in un gruppo in cui sono quasi tutte confinanti tra loro”.

Eco di dati per provincia

Il primo cluster è composto da province appartenenti a tutte le regioni del Centro-Sud, a partire da Lazio, Umbria e Marche incluse in giù: Terni, Rieti, Ascoli Piceno, Fermo, Teramo, L’Aquila, Chieti, Pescara, Campobasso, Benevento, Napoli, Caserta, Avellino. Salerno, Matera, Potenza, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Cosenza e Crotone. Il secondo cluster comprende province siciliane confinanti tra loro: Caltanissetta, Agrigento, Enna, Ragusa, Catania, Siracusa e Trapani. Il terzo cluster comprende province sarde confinanti tra loro: Cagliari, Sud Sardegna e Nuoro. A Nord Sebastiani segnala infine un gruppo di province di Piemonte e Liguria, che formano un cluster di province quasi tutte confinanti tra loro: Novara, Biella, Vercelli, Cuneo e Imperia. Ecco di seguito l’elenco delle province coinvolte, con i valori dell’incidenza di positivi per 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni e l’aumento percentuale rispetto ai sette giorni precedenti: Matera (880, 47%), Cosenza (690, 33%), Ragusa (650, 26%), Nuoro (820, 24%), L’Aquila (860, 24%), Sud Sardegna (860, 24%), Imperia (630, 23%), Agrigento (680, 22%), Brindisi (1.000, 21%), Taranto (930, 20%), Chieti (1.270, 20%), Benevento (1.030, 20%), Biella (510, 20%), Potenza (930,19%), Napoli (780,19%), Pescara (1.140, 18%), Crotone (800, 18%), Enna (590,18%), Caltanissetta (580, 18%), Campobasso (890, 18%), Vercelli (520, 17%), Caserta (950, 17%), Catania (580,16%), Teramo (1.150, 15%), Avellino (1.100, 15%), Terni (790, 14%), Rieti (940, 14%), Ascoli Piceno (1.240, 14%), Cuneo (430, 14%), Fermo (840, 13%), Salerno (970, 12%), Lecce (840, 12%), Novara (420, 12%), Cagliari (850, 11%), Siracusa (760, 11%), Trapani (670, 11%), Foggia (710, 10%). (ANSA).

Covid: Agenas, occupazione reparti risale al 16% in 24 ore

Dopo esser scesa nei giorni scorsi al 15%, risale di un punto percentuale, tornando al 16%, l’occupazione dei reparti di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid in Italia (un anno fa era al 32%). A livello regionale sono poche le oscillazioni e 5 le regioni che superano la soglia del 20%: Umbria (34%), Calabria (27%), Abruzzo (23%), Sicilia (22%), Basilicata (21%). E’ stabile, invece, al 4%, in Italia, l’occupazione delle terapie intensive (un anno era, anche questa, al 32%) e nessuna supera la soglia del 10%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 25 aprile 2022, pubblicati oggi. Nel dettaglio, rispetto al giorno precedente, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area ‘non critica’ da parte di pazienti con Covid-19 cala in Basilicata (21%) e Valle d’Aosta (11%). Mentre cresce in 4 regioni: Liguria (20%), Marche (18%), Pa Trento (15%), Umbria (34%). È stabile nelle restanti 15 regioni e province autonome: Abruzzo (al 23%), Calabria (27%), Campania (18%), Emilia Romagna (16%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (18%), Lombardia (11%), Molise (20%), Pa di Bolzano (7%), Piemonte (12%), Puglia (20%), Sardegna (19%), Sicilia (22%), Toscana (13%) e Veneto (10%). Sempre a livello giornaliero, l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in 5 regioni: Abruzzo (al 7%), Calabria (9%), Friuli Venezia Giulia (3%), Puglia (6%), Sardegna (7%). Mentre cresce in Liguria (8%) e Piemonte (4%). In Molise variazione non disponibile. E’ stabile nelle restanti 13 regioni e province autonome: Basilicata (al 4%), Campania (6%), Emilia Romagna (4%), Lazio (7%), Lombardia (2%), Marche (2%), Pa Bolzano (2%), Pa Trento (3%), Sicilia (6%), Toscana (4%), Umbria (9%), Valle d’Aosta (3%) e Veneto (2%).

Covid: Fedriga, su mascherine attendiamo posizione Governo

Sull’uso delle mascherine al chiuso “vediamo cosa dice il Governo. Dobbiamo ancora confrontarci come Conferenza delle Regioni, lo faremo rispetto alle posizioni del Governo”. Da parte delle Regioni non c’è “nessuna posizione ideologica: vediamo concretamente le proposte rispetto anche ai dati che fornirà il Ministero della Salute. Non abbiamo preclusioni di nessun tipo”. Lo ha detto il presidente del Fvg e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro a Trieste.

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