Sono 1.776 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 13.165 tamponi processati. Ieri erano 3.521. Il tasso di positività scende al 13,5%, era al 14,7%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
La Sicilia è al quinto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 170.470 con un aumento di 577 casi. I guariti sono 1.619 e non si registrano vittime pertanto il totale dei decessi resta 11.548.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1024, 21 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 51, quattro in più rispetto di ieri.
La situazione nelle singole province
A livello provinciale si registrano a Palermo 547 casi, Catania 520, Messina 359, Siracusa 111, Trapani 234, Ragusa 114, Caltanissetta 63, Agrigento 232, Enna 16.
Solo 4% delle intensive occupato
Nell’arco di 24 ore, in Italia, è stabile al 4% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid19 e tutte le regioni sono sotto il 10%. E’ stabile al 17% anche la percentuale di posti nei reparti di area non critica occupata per Covid, ma restano 8 le regioni in cui il valore supera il 20%: Umbria (42%), Valle d’Aosta (42%), Calabria (33%), Basilicata (28%), Sicilia (28%), Liguria (28%), Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (21%). Questa la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 24 luglio.
L’occupazione in area medica
La percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid19 cresce in 5 regioni: Basilicata (28%), Friuli Venezia Giulia (23%), Liguria (28%), Pa Trento (18%). Cala in 4: Molise (10%), Sardegna (11%), Umbria (42%) e Valle d’Aosta (42%). La percentuale è stabile in 12 regioni: Abruzzo (al 19%), Calabria (32%), Campania (18%), Emilia Romagna (19%), Lazio (17%), Lombardia (14%), Marche (21%), Pa Bolzano (19%), Piemonte (9%), Puglia (17%), Sicilia (28%), Toscana (14%) e Veneto (13%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 4 regioni: Abruzzo (al 5%), Calabria (8%), Friuli Venezia Giulia (4%), Toscana (5%). Cala in 2: Campania (5%) ed Emilia Romagna (5%). E’ stabile in 13 regioni o province autonome: Basilicata (1%), Lazio (8%), Liguria (6%), Lombardia (3%), Marche (3%), Pa Bolzano (4%), Pa Trento (3%), Piemonte (3%), Puglia (4%), Sardegna (6%), Sicilia (6%), Umbria (5%), Veneto (3%). In Molise (0%) e Valle d’Aosta (0%), la variazione non è disponibile.
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