Domenica di luglio al lavoro per completare la nuova terapia intensiva destinata a pazienti Covid19 dell’ospedale Civico di Palermo che potrà entrare in funzione nel mese di agosto per essere pronti alle esigenze.

Altri 12 posti pronti a breve

Anche oggi domenica 25 luglio 40 maestranze del consorzio Conpat e della associata esecutrice Ge.Di sono al lavoro per completare i 12 posti di Terapia intensiva e gli spogliatoi del personale dell’ edificio di chirurgia dell’Ospedale Civico di Palermo. Posti che si aggiungeranno a quelli già esistenti e disponibili. In arrivo ci sono anche le attrezzature la cui consegna all’Azienda ospedaliera è prevista per venerdì prossimo 31 luglio. Si lavora per far trovare pronto il reparto e passare subito al montaggio delle attrezzature al loro arrivo.

 A Palermo si completa anche il pronto soccorso del Civico

Le opere si affiancano, al più generale contratto relativo al completamento del Pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, dove è in fase di ultimazione il primo lotto. I lavori consistono in un nuovo complesso radiologico dedicato ai portatori di patologie trasmissibili e in uno spogliatoio del personale medico e infermieristico, affinché i cambi d’abito avvengano in assoluta sicurezza.

Ma non c’è solo Palermo

Sono numerose le opere in corso in giro per la Sicilia oggetto di appalti con i fondi Covid19

Al “Gravina” di Caltagirone 16 nuovi posti letto

In particolare, a Caltagirone, in provincia di Catania, all’ospedale Gravina verranno realizzati 16 posti letto di terapia sub intensiva, di cui otto predisposti per essere trasformati, all’occorrenza, in intensiva. Prevista, inoltre, la totale ristrutturazione del Pronto soccorso, con la separazione del percorso dei portatori di malattie trasmissibili dagli altri ricoverati.

 Ad Enna un centro di recupero per chi è guarito dal covid19

Al Ciss di Enna si completeranno, invece, gli interventi di trasformazione di quel complesso in un Centro di recupero per i post-covid: otto posti di terapia sub intensiva, necessari a potere assistere i pazienti più gravi.

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