Sono 6.741 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 32.783 tamponi processati in Sicilia secondo il bollettino odierno. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 6.905. Il tasso di positività scende attestandosi poco al di sopra del 20,5%, il giorno precedente era al 21,5%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 150.745 con un aumento di 5.887 casi. I guariti sono 2.390 mentre si registrano 23 vittime che portano il totale dei decessi 11.403
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 1067, 9 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 53, due in meno rispetto al giorno prima.
La situazione nelle singole province
A livello provinciale si registrano a Palermo 1.686 casi, Catania 1.893, Messina 1.296, Siracusa 727, Trapani 770, Ragusa 539, Caltanissetta 401, Agrigento 814, Enna 174.
Il report sulle re-infenzioni e sui vaccini
Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 11,7%, in aumento rispetto alla settimana precedente (10,8%). L’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021, data considerata di riferimento per l’inizio della diffusione della variante Omicron, evidenzia un aumento del rischio di reinfezione che colpisce più i soggetti con prima diagnosi da oltre 210 giorni. Dal 24 agosto 2021 al 13 luglio 2022 sono stati segnalati 738.757 casi di reinfezione, pari a 4.9% del totale dei casi notificati. Lo evidenzia il report esteso dell’Iss.
L’efficacia del booster è al 86% contro casi gravi
L’efficacia del vaccino anti-Covid nel periodo di prevalenza Omicron (dal 3 gennaio) è dell’86% contro la malattia severa nei vaccinati con dose booster. E passa al 67% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 70% nei vaccinati con ciclo vaccinale completo da oltre 120 giorni. Contro i contagi, invece, l’efficacia del booster è del 50%, e scende al 37% nei 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, al 28% tra i 91 e 120 giorni, e 45% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale.
La mortalità 6,5 volte più alta per non vaccinati
Il tasso di mortalità nella popolazione sopra i 12 anni, nel periodo 20 maggio-19 giugno per i non vaccinati (10 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa sette volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (1 decesso per 100.000 ab.) e circa sei volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi per 100.000 ab.). Lo evidenzia il report esteso dell’Istituto superiore di sanità che accompagna il monitoraggio settimanale. Per quanto riguarda il tasso di ricoveri nel periodo 27 maggio-26 giugno per i non vaccinati (2 ricoveri per 100.000 abitanti) risulta una volta e mezzo più altro rispetto ai vaccinati con ciclo completo dameno di 120 giorni (2 ricoveri per 100.000 ab.) e circa tre volte e mezzo volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (1 ricovero per 100.000 ab). Sempre nello stesso periodo e sempre relativamente alla popolazione sopra i 12 anni il tasso di ospedalizzazione per i non vaccinati (66 ricoveri per 100.000 ab.) risulta all’incirca due volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (23 ricoveri per 100.000 ab.) e oltre tre volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (19 ricoveri per 100.000 ab.).
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