21 vittime e solo 221 guariti

Covid19 Sicilia, 453 nuovi casi, diminuiscono i ricoveri ma risale il totale dei positivi

Sono 453 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 24.790 tamponi processati con una incidenza di positivi di poco superiore all 1,8%, ancora in discesa rispetto a ieri. La regione è undicesima nel contagio giornaliero.

Le vittime e i nuovi contagi

Le vittime sono state 21 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.138. Il totale degli attualmente positivi torna a risalire ed è 25.982, con un incremento di 211 casi rispetto a ieri. I guariti sono solo 221 ed è questo a causare la nuova crescita di attuali positivi.

La situazione nelle singole province

La distribuzione nelle province vede Palermo con 213 casi, Catania 54, Siracusa 41, Agrigento 39, Caltanissetta 38, Messina 27, Ragusa 26, Trapani 8, Enna 7.

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La situazione negli ospedali

Negli ospedali continuano a diminuire i ricoveri che adesso sono 858; ovvero 10 in meno rispetto a ieri e tornano a diminuire anche in terapia intensiva dove sono 133, uno in meno rispetto a ieri.

Arrivata la variante Sudafricana

Sbarca in Sicilia la variante Sudafricana del covid19, una di quelle maggiormente temute. E si tratta di un caso che preoccupa visto che il marittimo che ha lavorato sulle piattaforme petrolifere è tornata a casa usando diversi voli fino a Roma e da lì a Palermo e al primo tampone effettuato in aeroporto era risultto negativo. Solo a metà febbraio sono comparsi i sintomi seguiti dai sospetti legati alla variante

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Primo caso confermato

Nell’isola c’è il primo caso di variante Sudafricana convalidato da un test genomico. Il genoma è stato sequenziato su un marittimo trentaduenne di Mazara del Vallo, nel Trapanese, rientrato da un soggiorno di due mesi in Africa, dove ha lavorato su alcune piattaforme petrolifere. Il sequenziamento è stato accertato dal dottor Fabio Tramuto del laboratorio di riferimento regionale del Policlinico di Palermo, diretto dal professor Francesco Vitale.

L’indagine è partita grazie all’attività dell’Asp di Trapani e del dottor Stefano Giaramida, responsabile del presidio di Igiene pubblica di Salemi.

Negativo al primo tampone in arrivo

Il marittimo è rientrato in Italia partendo il 10 febbraio da Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, con un volo che ha fatto scalo ad Addis Abeba per poi atterrare a Roma e da lì a Palermo, dove, appena sbarcato, è stato sottoposto a tampone rapido risultando negativo. I primi sintomi li ha avvertiti il 15 febbraio e da quel momento è scattato l’isolamento. Anche la moglie è risultata positiva.

 

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