• Torna la zona gialla, quali le regole e le restrizioni
  • Il nuovo decreto è stato firmato ed entrerà in vigore da lunedì
  • Altri 52 comuni in zona gialla addizionata con regole regionali
  • 4 comuni in zona arancione per ordinanza regionale

Con il ritorno alla zona gialla anti Covid19 che vede la Sicilia prima in questo reitero di restrizioni nel Paese, tornano anche diverse regole ormai tristemente note. Ma in Sicilia ci sono anche regole aggiuntive per 53 comuni che erano già in zona gialla per ordinanza regionale e 4 in zona arancione. Tutti lo resteranno almeno fino al 6 settembre e vedono regole aggiuntive rispetto alle disposizioni nazionali.

Le regole in giallo per tutta l’Isola

Le regole da zona gialla sono quelle note e valgono per tutta l’isola con la sola eccezione del coprifuoco che è stato abolito per decreto. Riassumiamole:

Mascherine obbligatorie e limite di commensali

Mascherine obbligatorie anche all’aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante sono le principali restrizioni alle quali dobbiamo tornare ad abituarci. Almeno questo dovrebbe essere quanto cambia nella sostanza per i territori. Da capir se tornerà anche la restrizione del divieto di consumazione al banco nei bar. Regole comunque diverse e meno stringenti rispetto a quanto gli italiani erano abituati a fare nei mesi scorsi. E che tengono conto anche del green pass in possesso dei vaccinati.

Spostarsi e viaggiare in zona gialla

Con il nuovo profilo di rischio giallo, le misure prevedono che ci si possa spostare tra le regioni (anche senza il green pass) e è possibile raggiungere le seconde case fuori regione al di là del colore del territorio di provenienza e di quello di arrivo.

Non torna il coprifuoco, abolito per decreto

Non ci sono più limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno e che ha segnato duramente i mesi di lockdown. Le mascherine, che in zona bianca sono già obbligatorie nei locali al chiuso, in gialla devono tassativamente essere indossate anche all’aperto ma su questo aspetto potrebbero esserci novità nel decreto di stasera.

Teatri, Musei, cinema e concerti

Teatri, cinema, concerti, musei e terme sono accessibili, ma vigono le stesse regole della zona bianca, quindi sempre con l’utilizzo del Green pass. Anche i ristoranti restano aperti sia all’interno con accesso consentito solo ai possessori di green pass, che all’aperto anche senza green pass, ma in zona gialla il limite di commensali al tavolo è di quattro persone, con una deroga per i conviventi.

Scuola

Con il ritorno a scuola a settembre la presenza in classe al momento è garantita al 100% a meno che non si verifichino necessità di quarantene o focolai di contagi da Covid19 o che da qui all’apertura delle scuole no intervenga la più stringente zona arancione.

Le regole aggiuntive nei 53 in zona gialla locale

nell’Agrigentino: Licata, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa; nel Nisseno: Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi (zona arancione), Riesi;

nel Catanese: Aci Castello, Castel di Iudica, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Gravina di Catania, Mascalucia, Mazzarrone, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Valverde, Viagrande;

nell’Ennese: Barrafranca (zona arancione), Piazza Armerina, Pietraperzia;

nel Messinese: Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Villafranca Tirrena;

nel Palermitano: Capaci, Cinisi, Terrasini;

nel Ragusano: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Vittoria;

nel Siracusano: Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Noto, Pachino, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino;

nel Trapanese: Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Pantelleria.

Le regole

Per tutti i Comuni elencati nell’ordinanza, dal 24 agosto al 6 settembre (compreso), è prevista l’applicazione delle seguenti misure: uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto ove sono presenti più soggetti (ad esempio, strade e piazze), ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 12 anni, di chi è affetto da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e di chi svolge attività sportiva all’aperto; è inoltre previsto il divieto di assembramento nelle aree pubbliche; infine, per i banchetti e gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti, con l’obbligo per gli operatori e per i partecipanti di avere effettuato il tampone nelle 48 ore antecedenti.

Nei Comuni interessati dalle misure, l’Asp competente per territorio promuove, con i sindaci, il Distretto sanitario e la rappresentanza dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, un tavolo tecnico per raggiungere, nel territorio comunale, il target del 70% di vaccinati in prima dose. L’Asp potrà compiere tutti gli atti necessari a reperire personale amministrativo e medico necessario per attivare la vaccinazione decentrata e a domicilio.

L’Asp, infine, monitorerà l’efficacia delle misure adottate. Alla scadenza, in caso di mancata progressione del target previsto di vaccinati almeno in prima dose e in presenza di una incidenza dei contagi superiore a 250 casi per centomila abitanti, potranno essere disposte ulteriori misure di contenimento.

Quattro comuni in zona arancione

Per i Comuni di Comiso e Vittoria nel Ragusano (ordinanza numero 86) Barrafranca, nell’Ennese, e di Niscemi, nel Nisseno (ordinanza 85), è stata istituita la “zona arancione” dal 24 agosto al 2 settembre (compreso). “In aggiunta alle vigenti misure contenitive del contagio, nei territori comunali di Barrafranca e Niscemi, dal 24 agosto 2021 fino al 2 settembre 2021 compreso (poi esteso al 6 settembre), si applicano le disposizioni per la così detta zona arancione previste dalla vigente normativa nazionale”, recita l’ordinanza.

Le regole in zona arancione locale

Per spostarsi non serve l’autocertificazione ma il green pass, senza non si può uscire dal comune e dalla regione se non per motivi di lavoro, salute, necessità. Consentito raggiungere le seconde case o fare rientro al proprio domicilio. Contrariamente alle regole nazionali i negozi sono tutti aperti, compresi parrucchieri e centri estetici perché la regione non ha facoltà di chiuderli ma restano chiusi chiusi nel weekend e nei giorni festivi i centri commerciali;
Ristoranti e bar funzionano solo per l’asporto (bar fino alle 18, ristoranti fino alle 22). Non ci sono limiti di orario per la consegna a domicilio;
Chiusi cinema, teatri, musei, discoteche, parchi di divertimento, sale scommesse, centri culturali e ricreativi, palestre e piscine; permessa l’attività sportiva all’aperto in forma individuale; ok allo sport di base all’aperto anche nei centri sportivi.

Coprifuoco

teoricamente non esiste e la Regione non può imporlo ma l’ordinanza di Musumeci gioca con i termini e dispone che si applichino le disposizioni nazionali per la così detta zona arancione senza fare riferimento al decreto di abolizione ne a quello di introduzione. Su questo tema non c’è chiarezza anche se i sindaci e i prefetti sembrano indirizzati ad applicare un coprifuoco dalle 22 alle 5 nei 4 comuni ad alto contagio e bassa vaccinazione