Non solo scontro sulla gestione dei migranti ma anche limitazioni al turismo. Potrebbe arrivare in giornata una nuova ordinanza del Presidente della Regione Nello Musumeci che stavolta prepara una stretta sul turismo con tutti i rischi che ciò comporta sul già precario settore. A convincere il governatore a misure straordinarie sono i focolai di ritorno ovvero quelli importati dai siciliani che sono stati in vacanza all’estero o dai nostri conterranei emigrati che tornano per le vacanze.
Un esempio è il focolaio di Canicattini nel Siracusano dove dopo che nei giorni scorsi si era scoperta la positività di 3 giovani tornati da Malta, l’esito dei tamponi ha svelato che ce ne sono altri 8 mentre sono due i negativi.
Ancora un giro di vite è in arrivo, dunque, nell’isola. Nel contrasto alla diffusione del Covid19 si apre un altro fronte. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo d’Orleans, pensa ad un’ordinanza con la quale si impongono misure di controllo sanitario su quanti rientrano da Malta, Spagna e Grecia proprio dopo i casi di persone risultate positive al Covid19 dopo essere tornate da uno dei tre Paesi.
Ma l’ordinanza in preparazione potrebbe andare oltre e potrebbe riguardare obbligo di tampone non solo per i siciliani di rientro ma anche per tutti i turisti che arrivano da quei Paesi e l’elenco potrebbe allargarsi. La Sicilia sta valutando l’applicazione di restrizioni turistiche così come fatto dall’Emilia Romagna. Una sorta di ‘chiusura selettiva’ della frontiera regionale. Non una chiusura assoluta per la quale la competenza non è regionale ma statale ma obblighi sanitari che, in taluni casi, possono arrivare fino alla quarantena obbligatoria.
Una prudenza sanitaria per limitare i casi da un lato, un provvedimeto che inevitabilmente scoraggerà ulterirmente il turismo dall’altro lato in un anno in cui gli arrivi dall’estero sono al lumicino.
E l’elenco dei Paesi che al momento contempla l’ordinanza ovvero Spagna, Grecia e Malta ma potrebbe allargarsi,. Forse non nell’ordinanza in arrivo oggi ma potrebbe trattarsi di un elenco ‘aperto’ al quale si aggiungono o tolgono Paesi in funzione dell’andamento dei contagi e dei focolai.
Commenta con Facebook