Solo 18 anni fa in Sicilia si contavano meno di 20 coppie coppie nidificanti di aquila di Bonelli. Oggi questa popolazione è salita a 44 coppie e, nel corso del 2018, almeno 26 (62%) hanno portato a termine la riproduzione, con un risultato straordinario: l’involo di almeno 39 giovani.
Si tratta del maggior numero di esemplari di aquila di Bonelli che, dal 1990 ad oggi, hanno lasciato il nido. Altro
dato sorprendente è quello relativo al tasso di involo (il rapporto tra pulcini involati e uova schiuse) molto elevato: 13 coppie, delle 26 che si sono riprodotte con successo, hanno involato 2 giovani. Sono i dati forniti dal Wwf.
Tra i motivi del successo riproduttivo di quest’anno anche l’efficacia dell’attività di monitoraggio e sorveglianza dei
siti riproduttivi. Iniziata nel 2014 dal Gruppo tutela rapaci e ampliata nel 2016 dal progetto Life ConRaSi guidato dal Wwf Italia. Le due squadre agiscono unitamente per bloccare il furto di uova e pulcini destinati alla falconeria (63 territori
potenziali e 44 siti riproduttivi monitorati da volontari ed esperti tra gennaio e giugno 2018). A ciò bisogna aggiungere il trattamento veterinario somministrato ai pulcini di aquila dal team del progetto Life ConRaSi contro l’infezione chiamata tricomoniasi. Quest’anno l’infezione è stata rilevata in 9 delle 11 giovani aquile dotate di anello di riconoscimento.
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