“Ancora una volta fermi e senza punti di riferimento sul futuro dei Bus Turistici, il periodo di produttività delle aziende di noleggio pullman da due anni si limita ai tre mesi estivi non permettendo una vera ripartenza del settore. Il 2022 si prospetta ancora una volta duro e con troppe difficoltà. Chiediamo di essere inseriti nel Dl Sostegni 2022”. Così il presidente dell’Associazione Bus Turistici Sicilia, Maurizio Reginella, all’indomani della conferenza stampa del presidente del consiglio Mario Draghi.

La crisi delle aziende di noleggio

Il premier, denuncia Reginella, ha spiegato le nuove misure anti-covid sottolineando l’apertura delle scuole “ma lasciando un vuoto su possibili sostegni ai settori in crisi. Le aziende di noleggio pullman infatti – ha spiegato Reginella – dall’inizio della pandemia sono state sempre sottovalutate dalle istituzioni, innescando una crisi del settore dal quale sembra impossibile uscirne”.

Le richieste del settore

Sul possibile Decreto Sostegni che giovedì sarà sul tavolo del consiglio dei ministri, Reginella ritiene “fondamentale che tengano in considerazione le richieste del nostro settore come il prolungamento della cassa integrazione covid, una nuova moratoria sui leasing ( che sono stati riaccesi a gennaio con l’aumento della quota interessi) e un fondo perduto che posso coprire la svalutazione del parco macchine, la diminuzione dei viaggiatori e i costi di gestione degli ultimi due anni”.

Fermi da due anni

Per Reginella, infatti, le parole di ieri di Draghi, hanno rappresentato un punto d’inizio “ma tutto ciò non basta, con la riapertura delle scuole ad esempio – ha spiegato il presidente – molti dei nostri colleghi potranno tornare di nuovo su strada per accompagnare gli studenti, ma purtroppo il fermo cronico di quasi due anni è una ferita sanguinante difficile da rimarginarsi”,