- La ricetta per la ripartenza secondo la Cisl
- I cinque i punti essenziali per la crescita secondo la Cisl Palermo Trapani
- La flessibilità in uscita dal mondo del lavoro
Aprire subito i cantieri delle opere attese sui territori di Palermo e Trapani, rafforzare le politiche attive del lavoro, potenziare la sanità territoriale e rinnovare la Pubblica amministrazione con riferimento alle nuove competenze e alla digitalizzazione, migliorare l’assistenza ai disabili e le persone fragili, mettere scuola e formazione al centro dei piani di rilancio dei territori, guardare in modo innovativa al tema delle politiche ambientali. Sono cinque i punti essenziali per la crescita secondo la Cisl Palermo Trapani, che oggi sono al centro dei lavori dell’esecutivo aperto dalla relazione del segretario generale Leonardo La Piana.
Controlli sui percettori del Reddito di cittadinanza
Prima dell’intervento, un ricordo partecipato dell’ex segretario generale Cisl Franco Marini scomparso nei giorni scorsi. “Il momento che stiamo vivendo è tragico per questo servono azioni forti, subito, e i cinque punti che noi consideriamo centrali per un serio piano di rilancio dei territori di Palermo e Trapani, vanno integrati con ciò che noi pensiamo vada corretto subito”. Nel dettaglio, ha aggiunto il segretario generale: “bisogna potenziare il sistema dei controlli sui percettori del Reddito di cittadinanza anche alla luce delle ultime inchieste antimafia, e soprattutto il nuovo governo nazionale deve seriamente pensare a rivedere il sistema che finora è stato solo di natura assistenziale aspetto che, per quanto sia stato fondamentale per molte famiglie in povertà, non ha risolto nulla sul fronte dell’occupazione che è sempre ai minimi storici”.
Lavoro, flessibilità e nuovi posti
Altro punto da rivedere: “la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, vale a dire o la proroga della quota 100 o altri sistemi altrettanto flessibili per agevolare la pensione e aprire la strada a nuovi posti di lavoro per i giovani”. “Da modificare anche le politiche fiscali – aggiunge La Piana – che risultano troppo gravose per lavoratori e pensionati. Colmare il gap formativo e informativo dei giovani rispetto a tutte le opportunità legate al mondo del lavoro in Europa, e dunque alle figure professionali necessarie. Ma ciò che davvero manca di più è un punto di vista d’insieme su come uscire dalla crisi senza precedenti che stiamo vivendo, domina, infatti, solo una visione miope e di parte che non fa prevalere gli interessi generali” ribadisce La Piana, per il quale è fondamentale anche “lavorare tutti insieme con un’azione sindacale unitaria ad un progetto futuro sulle partecipate del Comune di Palermo che guardi al miglioramento dei servizi e alla tutela dei lavoratori”.
Le nuove frontiere dello sviluppo
Il segretario ha poi elencato le “parole d’ordine” per guardare al futuro: “ambiente, sanità, investimenti, formazione, sburocratizzazione, basta litigiosità, lotta agli sprechi, alla criminalità, e all’evasione fiscale”. A concludere i lavori sarà il segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio: “Insistiamo con decisione affinché sia chiaro a tutti quanto serva uno sforzo sinergico per dare una sferzata alle condizioni di difficoltà vissute nella nostra Regione, di fatto solo accentuate dalla crisi pandemica. Serve dunque un Patto per lo sviluppo fra istituzioni, categorie professionali, parti sociali e forze sociali, che serva a porre in cima all’agenda degli interventi le politiche per il lavoro, le infrastrutture, la formazione, la ricerca e innovazione, la sanità e l’inclusione sociale, avviando un confronto puntuale e sistematico nel corso del quale ognuno faccia la propria parte assumendosene la responsabilità”.
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