“Tgs è un’emittente storica della Sicilia occidentale, una voce libera dell’informazione isolana, che rischia di scomparire. Auspico che la società editrice possa trovare una soluzione per evitarne la chiusura e i licenziamenti previsti”. Lo dice il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, alla notizia della lettera di licenziamento arrivata ad alcuni componenti della redazione della storica emittente televisiva siciliana.
La crisi a Tgs e la lettera ai dipendenti
L’azienda ha spedito la comunicazione per la mobilità e il licenziamento di nove tra giornalisti e tecnici. Il licenziamento scatterà per il coordinatore redazionale, quattro giornalisti, 3 tecnici di montaggio e operatori di ripresa e un tecnico radio. Una scelta dettata, secondo l’azienda, dalla riduzione dei ricavi degli ultimi anni.
La solidarietà ai Giornalisti coinvolti
Su questa decisione unanime è la solidarietà dei sindacati e dell’ordine dei Giornalisti di Sicilia. “È un fatto gravissimo, verrebbe meno una voce importante a garanzia del pluralismo dell’informazione da parte di una emittente regionale storica che ha da sempre seguito e raccontato, con i suoi notiziari, le interviste e gli approfondimenti in studio la cronaca e la storia della nostra città”. A dichiararlo sono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario Slc Cgil Palermo Marcello Cardella, dopo la notizia che Tgs Telegiornale di Sicilia ha inviato la comunicazione preventiva dell’apertura delle procedure di mobilità a nove tra giornalisti e tecnici dell’azienda televisiva di via Lincoln che opera nel settore dell’informazione giornalistica di cronaca, politica, economia, salute e sport regionale.
Il licenziamento, secondo le intenzioni della società, scatterebbe per il coordinatore redazionale, quattro giornalisti, 3 tecnici di montaggio e operatori di ripresa e un tecnico radio.
“Accanto ai lavoratori, tecnici e giornalisti”
I sindacalisti continuano: “Siamo accanto ai lavoratori, tecnici e giornalisti, che con impegno e professionalità da anni hanno messo a disposizione le loro competenze e che hanno creduto nel rilancio della testata. E faremo di tutto per scongiurare i licenziamenti”. A seguito della comunicazione inviata alle organizzazioni sindacali, l’Slc Cgil, che rappresenta i tecnici e gli operatori, chiederà un incontro con la proprietà per affrontare la questione.
Le richieste dei sindacati
Ridulfo e Cardella proseguono e sottolineano: “Chiediamo l’annullamento dei licenziamenti e il ricollocamento dei lavoratori in altre aziende del gruppo. E rivolgiamo un appello alla politica e alle istituzioni affinché si mobilitino per scongiurare lo smantellamento della redazione giornalistica televisiva e del suo apparato tecnico a salvaguardia dell’occupazione e del diritto all’informazione dei cittadini. Le motivazioni alla base della richiesta di licenziamento parlano di costante riduzione dei ricavi e di una riorganizzazione interna che passerà dal sacrificio della produzione del telegiornale locale e regionale a vantaggio di un’offerta televisiva che, prevede il mantenimento dei soli notiziari nazionali, di trasmissioni sportive e di intrattenimento, sui cui la società intende puntare, in linea con le prospettive aziendali del Gruppo”. E concludono: “Noi siamo convinti invece che, all’interno delle scelte aziendali, la testata debba essere rilanciata mantenendo e rafforzando i servizi delle edizioni del telegiornale locale, per garantire maggiori introiti pubblicitari e finanziamenti. E non procedendo al taglio indiscriminato degli organici, facendo pagare il conto della razionalizzazione ai lavoratori”.
Fnsi e Assostampa, salvaguardare occupazione a Tgs
“Tgs ha avviato la procedura di mobilità per 9 dipendenti, 5 giornalisti e 4 tecnici. I licenziamenti priverebbero i telespettatori del Tg regionale. Fnsi e Assostampa Sicilia sono impegnati nella trattativa al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e affinché i telespettatori non siano privati dell’informazione. Le condizioni economiche dell’azienda e della controllante Ses consentono di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti”. Lo dice in una nota il sindacato dei giornalisti.
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