Non solo Palermo. Sono centoventisette i comuni siciliani che andranno al voto nella prossima primavera. Sarà una tornata importante di elezioni amministrative che coinvolgerà il capoluogo siciliano ma anche comuni di primissimo piano e sarà preludio quantomeno alle regionali d’autunno.

Un test importante per il quale il governatore Rosario Crocetta vuole farsi trovare preparato. Così, mentre il Pd discute ancora di Orlando sì o Orlando no, Crocetta ha convocato la maggioranza per parlare di candidati e candidature.

Certo non fa bene alla campagna elettorale l’inchiesta per voto di scambio politico mafioso a carico del candidato Fabrizio Ferrandelli anche se forse proprio questo ha portato Forza Italia sulla posizione del ‘coraggioso’ bel Fabrizio

Intorno al tavolo c’erano tutti i rappresentantio dei partiti che sostengono il Presidente della Regione compresa Ncd.

Un vertice concluso con un documento indirizzato praticamente agli stessi alleati nel quale si chiede di “affrontare le prossime elezioni amministrative con una strategia e un orizzonte politico comune”.

“In primavera si voterà in ben 127 comuni della nostra regione – si legge nel documento delle forze di maggioranza – ed è indispensabile che i moderati e i riformisti si presentino in tutte le realtà chiamate al voto con una volontà politica comune e una piattaforma programmatica coerente con il lavoro portato avanti dai governi nazionale e regionale”.

“Programma coerente e unità della coalizione – sottolineano le forze della maggioranza – sono i presupposti ineludibili per ogni proposta di governo negli enti locali e di dialogo con altri interlocutori politici interessati a unirsi nello sforzo di buon governo”.

A farsi portavoce di questa strategia sono i Centristi per la Sicilia ovvero i fuoriusciti dall’Udc guidati dall’ex Ministro D’Alia, presidente di commissione bicamerale.

Un primo segnale lanciato in vista di amministrative che sembra lontane ma che lontane, in realtà, non sono affatto. La sfida è aperta soprattutto a centro dove l’ex udc che sembra detenere il piccolo pacchetto di voti rimasto ai centristi sta viaggiando verso destra mentre I centristi di D’alia navigano a sinistra.

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