A Misilmeri Cucine da incubo con Antonino Cannavacciuolo, celebre chef italiano con ben sette stelle Michelin. Il celebre cuoco si è recato in Sicilia per aiutare i gestori e il personale del ristorante “Al Veliero” di Misilmeri, comune della città metropolitana di Palermo. La nuova avventura culinaria del noto show televisivo “Cucine da incubo” è andata in onda ieri su Sky Uno e in streaming solo su NOW, domenica 16 aprile.

Com’è andata

Il cuoco partenopeo tre stelle Michelin si è trovato di fronte stavolta un vero osso duro: Letizia. Una donna che ha un carattere molto deciso e un po’ irascibile e a detta dello staff non delega nulla e accentra tutti i compiti su di sé, perfino quelli in cucina dove dovrebbe invece “regnare” il marito. La sera il servizio va fuori controllo, tanto che la titolare caccia i clienti. Dopo una serie di peripezie però, si sa, alla fine lo chef riesce con esperienza e mestiere a mettere d’accordo tutti.

La puntata

Misilmeri è un comune di poco meno di trentamila abitanti ubicato a breve distanza dal capoluogo siciliano e racchiude in sé la ricchezza dell’agricoltura e della campagna unita alla bellezza del mare. “Al Veliero”, il ristorante in questione, aveva aperto oltre vent’anni fa con l’intenzione di proporre una cucina che rispecchiasse le tradizioni locali, ma qualcosa non funziona più per il meglio. Il compito affidato ad Antonino Cannavacciuolo è quello di mettere in ordine la gestione familiare del locale, cercando di trovare un equilibrio tra sala e cucina. Il celebre chef, dotato anche di grandi capacità imprenditoriali, dovrà fare leva sulle sue competenze ed esperienze per cercare di risolvere le difficoltà riscontrate nel locale.

Cucine da incubo, cos’è?

“Cucine da incubo” è uno show prodotto da Endemol Shine Italy e va in onda ogni domenica alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go. Antonino Cannavacciuolo si impegna a risollevare le sorti di ristoranti di tutta Italia, in cui la cattiva gestione rischia di portare le strutture alla chiusura.

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