Ad elezioni amministrative chiuse Totò Cuffaro tira le somme di una campagna elettorale nella quale non sono mancati i veleni e gli attacchi contro la sua persona. “Una montagna di astio si è accampata contro di me ed il mio cuore non ha avuto paura. È infuriata la battaglia contro di me e sono rimasto fiducioso. Sono sereno perché so di essere a posto con la mia coscienza e perché so di essermi impegnato per la democrazia, per le libertà e per dare un futuro alle cose che contano”. E’ quanto dichiara in una nota il commissario regionale della Dc Nuova, Totò Cuffaro.

“Ho commesso degli errori, vorrei risarcire la società con una buona politica”

“Palermo è una città bellissima ma difficile e martoriata ma proprio per questo merita di essere amata e servita con un supplemento di coraggio di passione e di rigore morale. So di aver commesso degli errori e dei quali sono pentito e – continua – vorrei risarcire la società attivandomi per una buona politica”.

“Mettetemi alla prova”

“A chi anche legittimamente diffida di me chiedo di mettermi alla prova e, se può, accantonare un pur giustificabile pregiudizio. Il risentimento – prosegue – può essere cattivo consigliere e in politica può diventare anche fuorviante”.

Palermo ha bisogno di un progetto di bene comune

“Finita la competizione elettorale – conclude Cuffaro – proviamo a rasserenare il clima politico, la nostra Palermo ha bisogno di tutte le persone di buona volontà per costruire un progetto di bene comune”.

Secondo gli exit poll Lagalla sindaco di Palermo

Nella competizione elettorale la Dc Nuova di Totò Cuffaro ha sostenuto la corsa a sindaco di Roberto Lagalla.
Sarebbe quest’ultimo il sindaco di Palermo almeno secondo gli exit poll che lo danno vincente al primo turno a mani basse come da tutte le previsioni.
Non hanno avuto effetto gli arresti, le mille violazioni del silenzio elettorale, il caos elettorale con una quarantina di sezioni aperte anche con sei ore di ritardo e tutti i tentativi di inquinare il voto. Ma il dato reale si conoscerà solo in serata. Lo scrutinio, infatti, inizierà solo alle 14,00.

Cosa aveva detto Cuffaro nei giorni scorsi

Cuffaro è stato al centro delle polemiche e della cosiddetta questione morale che ha accompagnato le amministrative di Palermo. L’ex presidente della Regione che è stato in carcere ed ha scontato la sua pena, secondo i suoi oppositori non dovrebbe trovare spazio in politica anche se la legge gli permette di tornare a farla anche se non a candidarsi.
Così negli scorsi giorni Cuffaro insieme alla sua Dc Nuova ha lanciato la sfida non solo ai suoi oppositori ma anche, in un certo senso, agli elettori. Saranno loro a dover dire se deve continuare.
Aveva infatti dichiarato, ben cosciente della delicatezza di questa fase politica: “In questi mesi abbiamo lavorato per riportare nella scheda elettorale un’idea che si basi su principi e valori e abbiamo deciso di candidare al Consiglio comunale di Palermo tante donne e giovani per dare un volto nuovo alla politica.
“Adesso -. aveva precisato – tocca agli elettori esprimersi e decidere se vogliono il cambiamento. Se la DC a Palermo non raggiungerà il 5% e il progetto che sto portando avanti verrà bocciato, chiuderò con la politica. Se invece i palermitani ritengono che io possa essere ancora utile alla politica ci aiutino a far crescere la DC”.

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