Attivare attività culturali in favore degli studenti universitari e della popolazione del quartiere dell’Albergheria. Questo lo scopo della collaborazione avviata all’Ersu di Palermo tra la presidentessa dell’associazione Museo Sociale Danisinni, Valentina Console, e il presidente di Ersu Palermo, Giuseppe Di Miceli.
La promozione d’incontri e spettacoli
Grazie alla collaborazione, l’ente universitario consentirà all’associazione l’utilizzo della sala multimediale della Residenza Universitaria San Saverio e si occuperà delle attività di comunicazione.Tra gli obiettivi principali: promuovere una stagione d’incontri e di spettacoli aperti al pubblico e di avviare la formazione di una Biblioteca di testi e di copioni teatrali della drammaturgia siciliana, in particolare sulla drammaturgia contemporanea e sulla documentazione delle diverse forme di Teatro Sociale edite e inedite; fare crescere una cultura per il teatro anche attraverso appositi corsi teatrali.
Cosa potranno fare gli studenti
In particolare, gli studenti universitari ospiti delle residenze ERSU potranno partecipare a titolo gratuito ai corsi teatrali, mentre gli universitari non residenti potranno prendere parte ai laboratori teatrali o artistici ad un prezzo convenzionato di euro 30 mensili. L’ammissione ai corsi avverrà attraverso apposita selezione operata dalla direzione artistica del Laboratorio dopo un colloquio attitudinale. I partecipanti saranno anche coinvolti negli eventi culturali da svolgersi nel quartiere Danisinni.
“Scambi umani e culturali”
“Vogliamo continuare a mettere in relazione le diverse anime della città, evitando ogni forma di ghettizzazione e avviando un processo di creazione e di scambio umano e culturale – dichiara Valentina Console, presidentessa del Museo sociale Danisinni – promuovendo identità e coesione, elaborando una narrazione condivisa del territorio, raccogliendo le memorie sociali e familiari, i desideri di cambiamento e provando a sintetizzare tutto ciò attraverso la creazione di eventi di spettacolo originali coinvolgendo il mondo degli studenti universitari, delle accademie di belle arti e dei conservatori di musica di Palermo. In tal senso la creazione di questo rapporto con l’ERSU rappresenta una grande occasione”.
Apriamo l’Ersu al territorio
“L’Ersu – dice il presidente dell’Ente, Giuseppe Di Miceli – a partire da quest’esperienza con il Museo Danisinni, vuole fare un ulteriore passo avanti verso il territorio e aprirsi ulteriormente allo scambio con la realtà cittadina, attraverso una positiva contaminazione tra studenti che provengono da altri territori e la popolazione residente, mixando le esperienze con il tessuto urbano di Palermo che deve essere sostenuto per una maggiore inclusività nei processi di crescita e di sviluppo in ogni ambito, contribuendo a creare dialogo tra le istituzioni e la popolazione”. “Ritengo questa collaborazione un’occasione preziosa per la creazione di uno snodo importante fra i giovani universitari, la città e il teatro”: così sottolinea il regista e attore Gigi Borruso. “Immagino – continua Borruso – un laboratorio che, in continuità con quanto già sviluppato con DanisinniLab, faccia un ulteriore passo avanti, allargando i suoi orizzonti umani, sociali e generazionali. Vorremo fosse davvero un luogo di studio, di creazione e di incontro fra le diverse città nella città. Aperto al contributo di artisti di diversa provenienza e con un approccio gioioso e profondo alla cultura teatrale. Una scommessa per intercettare la curiosità e l’energia dei più giovani e che provi a dar voce ai desideri e alle inquietudini del nostro tempo.”
Le attività dell’associazione
L’Associazione Museo Sociale Danisinni, con il coordinamento scientifico della professoressa Valentina Console, ha avviato dal 2017 nel quartiere di Danisinni un processo di rigenerazione ambientale e sociale attraverso diverse pratiche artistiche, dalla street art, all’arte asemica e attraverso la creazione del Laboratorio Teatrale DanisinniLab, diretto dal regista e attore Gigi Borruso. Le attività si sono svolte con la sinergia e il sostegno di più soggetti, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo al Teatro Biondo, dal Teatro Massimo all’Università La Sapienza, ed in collaborazione con le diverse associazioni locali e la Parrocchia.
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