Da 18 giorni è chiuso nell’appartamento a Brancaccio con il padre di 72 anni in attesa del tampone. Ha accompagnato la moglie del padre che è risultata positiva al coronavirus ed è ricoverata al Cervello.

Sandro Giangreco di 52 anni era sceso da Cinisi dove abita per accompagnare la donna e portarla in ospedale. Dopo una lunga via crucis è arrivato lui stesso al Cervello. Qui la donna è risultata positiva.

Da quel 17 marzo si trova chiuso con il padre a Brancaccio in attesa di un tampone che non arriva mai. Ha chiesto aiuto a tutti.

Adesso l’appello su Facebook.

“Siamo stati prima all’ospedale Buccheri La Ferla con la mia macchina. Qui hanno misurato la temperatura e hanno detto che dovevo andare al Civico – dice Giangreco – Da qui siamo andati all’ospedale Civico dove hanno misurato di nuovo la temperatura e ci hanno detto che dovevamo tonare a casa e comunicare al medico curante le condizioni di salute della donna. Io con la mia auto ho raggiunto l’ospedale Cervello. Qui dopo il tampone abbiamo avuto la conferma della positività al Coronavirus”.

Una volta ricoverata la donna Giangreco non è potuto tornare a casa dalla moglie. E rimasto in quarantena con il padre. “Ho chiesto aiuto a tutti per avere fatto il tampone e sapere se anche io sono positivo – dice Giangreco – Non ho avuto risposte. Ancora dopo 18 giorni io e mio padre non sappiamo se abbiamo il coronavirus o meno. Chiedo al sindaco Leoluca Orlando se può fare qualcosa. Abbiamo avuto 8 giorni fa la spesa dalla Croce Rossa. Da allora più nulla. Vi prego aiutatemi”.

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