Trasportava prodotti ittici acquistati in Puglia per rivenderli a Palermo. La Polizia di Stato ha sequestrato oltre mille chilogrammi di frutti di mare tra cui cozze, fasolari, vongole ed ostriche, senza i documenti per la tracciabilità.
Sono state elevate sanzioni per un totale di circa 2000 euro. L’autista di un furgone frigo è stato fermato nei pressi dello svincolo Tommaso Natale sull’autostrada Palermo Mazara del Vallo.
Tutto il carico circa 1.200 chilogrammi di frutti di mare, è stato donato alla missione “Speranza e Carità” dopo che i veterinari dell’Asp hanno accertato la bontà del prodotto.
“Queste notizie – afferma Daniela Mainenti, docente di diritto processuale penale comparato e tra i massimi esperti di lotta alla pesca illegale – sottolineano, con grande evidenza, una concentrazione di attività irregolari nei luoghi di maggiore presenza turistica, dove c’è in atto un altissimo consumo di pesce. Emerge, inoltre, ancora una volta, ciò che è noto da tempo: circa l’80% dei prodotti ittici che arriva sulle nostre tavole è importato, soprattutto in periodi di massiccio afflusso di turisti. Oltre ai controlli delle Forze dell’Ordine, dunque è necessario che il consumatore sia messo in condizione di avere chiarezza su ciò che sta acquistando o su ciò che si appresta a mangiare nel caso in cui il consumo avvenga al ristorante. Salubrità del pescato, salute del cittadino e legalità devono avere lo stesso passo”.