Gianfranco Miccichè il grande manovratore. Non solo la scelta dei candidati per le elezioni europee ma anche una ‘longa manus’ sulle scelte dei superburocrati regionali. Il Presidente dell’Ars e coordinatore regionale (commissario in realtà) di Forza Italia in Sicilia oggi è ‘l’asso pigliatutto’. Ai suoi avversari (interni) non sembra rimanere nulla su cui giocare.
Il film del percorso verso la scelta dei candidati alle Europee, infatti, non si ferma con il deposito della lista. Il coordinatore azzurro guarda più avanti e prepara le prossime anche alla Regione.
Nella sola giornata di ieri, il Presidente dell’Ars, ha portato a casa, ormai è chiaro e noto, la candidatura di Giuseppe Milazzo, imponendola a tutto il partito che ha preferito perdere per strada importanti pezzi nella Sicilia orientale pur di accontentarlo, ma ha ottenuto anche altri risultati.
Nonostante fossero dati ormai come vicini a Fratelli d’Italia (o alla Lega) alla fine Miccichè ha acquisito anche la disponibilità degli Autonomisti di lombardiana memoria (e forse non solo memoria) a votare Forza Italia e a spendersi proprio per il suo candidato Milazzo.
Rilevante, in questa fase, è stata la spola che il suo vice, Roberto Di Mauro, proprio l’uomo dell’accordo tra Miccichè e Lombardo, ha fatto tra palazzo dei Normanni e palazzo d’Orleans nelle ultime ore. Un andirivieni servito anche al passaggio successivo.
La mano di Miccichè, infatti, si è allungata anche sull’amministrazione regionale ottenendo, con una sapiente regia politica, la nomina di Carmelo Frittitta, uomo vicino a Stefania Prestigiacomo, alla guida del Dipartimento Attività Produttive e Dario Cartabellotta, uomo vicino a Riccardo Savona, al Dipartimento all’Agricoltura, lasciando un interim in mano alla Letizia Di Liberti. Quest’ultima mossa potrebbe essere uno specchietto per le allodole, per tutti quegli aspiranti che dimostreranno di essergli fedeli in campagna elettorale.
Ma c’è di più: le voci di corridoio parlano di un elenco nel quale tante caselle importanti, direzioni sanitarie e posti di sottogoverno, ancora da assegnare, saranno occupate solo a tempo debito e solo dopo opportune visita a casa Miccichè da parte degli interessati.
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