La polizia di Stato ha arrestato, in flagranza di reato, un palermitano di 49 anni accusato di furto aggravato di una targa anteriore e del danneggiamento di una volante e di porto abusivo di armi. L’uomo, la scorsa notte, si presentava al commissariato “Libertà” a Palermo.

L’operazione

Ha iniziato a suonare ripetutamente e scuotendo violentemente la maniglia della porta d’ingresso. Non riuscendo a entrare l’indagato si scagliava contro le vetture posteggiate danneggiando la carrozzeria e poi fuggiva.

I poliziotti del commissariato e delle volanti riuscivano ad individuarlo e a bloccarlo. Nel corso della perquisizione nel pantalone dell’uomo è stato trovato un coltello a serramanico, e nel borsello che portava a tracolla, la targa anteriore della volante. Il gip ha convalidato l’arresto.

Altro arresto a Palermo

La polizia di Stato ha tratto in arresto un palermitano di 29 anni accusato di avere aggredito e minacciato la compagna facendola vivere per circa due anni in un intollerabile clima di tensione e di soprusi. Nei confronti del giovane, indiziato di maltrattamenti, lesioni personali e porto abusivo di armi da taglio, è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare domiciliare, disposto dal gip di Palermo.

Le violenze

Tali violenze, che si protraevano dal dicembre 2020, avrebbero raggiunto il culmine quando il giovane, a seguito di una ennesima lite, avrebbe minacciato la donna asserendo di fare esplodere la bombola di casa, brandendo un coltello tra le mani e strappandole dal collo le collane d’oro.

Era stata anche aggredita fisicamente dal giovane che, dopo averla spinta, l’avrebbe presa a schiaffi che le avrebbe procurato un trauma facciale. L’uomo, spesso ubriaco, già altre volte, si sarebbe reso responsabile di atteggiamenti violenti, sottraendole il telefono cellulare, sferrando calci alla porta della stanza da letto, mettendo a soqquadro tutto l’appartamento e impedendole di lasciare l’abitazione.

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