• All’Ars all’esame il disegno di legge sui rifiuti
  • Legambiente sul piede di guerra, peggio del precedente
  • Anche i sindacati critici sul progetto di legge

Arriva all’esame dell’Ars il ddl sui rifiuti che già nei giorni scorsi è stato bocciato dai sindacati e che ora viene “demolito” dalle associazioni ambientaliste. È Legambiente che va giù duro contro il disegno di legge che dovrebbe mettere ordine a un settore fino aggi nel caos.

Il progetto di legge all’ordine del giorno domani

All’ordine del giorno dell’Aula da domani arriverà intanto il famigerato nuovo disegno di legge. “Con questa riforma passeremo dalla dittatura delle discariche a quella degli inceneritori, persi tre anni per eliminare privilegi, sprechi e inefficienze nel sistema di gestione dei rifiuti”. Lo dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.  “Abbiamo perso tre anni per ritrovarci a discutere di una riforma del sistema degli ambiti territoriali ottimali che non farà altro che creare più confusione e ritardi nella corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti. Questa riforma – rimarca Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – non tocca nessuno dei privilegi e degli sprechi che fino a oggi ha retto un sistema inefficiente, elefantiaco, permeabile a corruttele e a interessi criminali e mafiosi”.

Disegno di legge peggio del precedente

Legambiente insiste perché si facciano interventi correttivi e migliorativi sulla legge 9 del 2010 e si cancelli la legge 3 del 2013 che ha solo prodotto maggiori costi e inefficienze nella gestione dei rifiuti. “Addirittura questo disegno di legge, esitato dalla Commissione Ambiente e inviato all’aula parlamentare, è peggio di quello bocciato più di un anno e mezzo fa dagli stessi parlamentari che almeno escludeva giustamente i termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti. Sostanzialmente – conclude Zanna – con questa legge si passerà dalla dittatura delle discariche a quella degli inceneritori aumentando i costi che dovranno sopportare i cittadini siciliani”.

Il “no” di Cisl e Uil al nuovo ddl sui rifiuti

Nei giorni scorsi anche i sindacati hanno mostrato la propria contrarietà al disegno di legge. Dionisio Giordano e Pietro Caleca, rispettivamente segretaro regionale della Fit Cisl e segretario della Uiltrasporti Sicilia hanno contestato il provvedimento dopo il voto in Quarta commissione, ribadendo “la non necessità di una legge di riordino degli attuali Ambiti territoriali ottimali, le cosiddette Srr, che dopo anni d’indotto immobilismo sono lentamente entrate in funzione”. “Ha tutto il sapore di un’opera di distrazione di massa il tentativo d’immaginare che, dopo il superamento dei 27 Ato rifiuti, la cui messa in liquidazione ricordiamo non essere affatto completata, la successiva creazione delle 18 Srr il cui avvio funzionale ha scontato notevoli ritardi ma oggi in buona parte recuperati, possa essere l’istituzione delle Ada la soluzione alla atavica difficoltà siciliana di gestire con efficienza la spazzatura prodotta nell’Isola” hanno affermato Giordano e Caleca, secondo cui “il governo Musumeci avrebbe dovuto svoltare aumentando il numero d’impianti per la gestione dei rifiuti”.