Nell’audizione di oggi alla Commissione Ambiente dell’ARS, il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, ha ribadito il giudizio negativo sulla proposta di Piano per la gestione dei rifiuti urbani presentata dal Governo regionale: “È un piano parziale, superato dalle normative e senza l’indispensabile programmazione. Siamo molto delusi, – sottolinea Zanna – ci aspettavamo dopo vent’anni di più e meglio, qualcosa di serio e concreto. Sarà questa un’altra occasione persa per la Sicilia, altro tempo inutilmente perso per arrivare alla gestione virtuosa dei rifiuti.

Siamo allo stesso tempo amareggiati e delusi, perché non si riesce, ancora una volta, a trasformare i nostri atavici ritardi in una nuova opportunità, imparando magari da quelli che hanno fatto bene o cominciando ad applicare le innovative riforme e norme in materia di gestione di rifiuti.

Invece di avere un Piano per l’economia circolare, abbiamo un Piano stralcio che si occupa solo di rifiuti urbani: questo NON è il Piano dei rifiuti, non parla di quelli speciali e non prevede nulla per le bonifiche, solo per fare degli esempi.

È vecchio almeno di 3 anni, visto che i pochi dati, gli scenari e le previsioni contenute sono del 2018; è totalmente assente la programmazione; non individua gli ambiti territoriali ottimali per la gestione; non dice una parola sulla necessità di ridurre la produzione di rifiuti; non dice nulla su quali impianti servono e dove realizzarli. Anzi, esprime una non spiegata preferenza per gli impianti di compostaggio tradizionali, mentre la vera soluzione sono quelli di digestione anaerobica che ci aiuterebbero a decarbonizzare la Sicilia.

Peccato, dovremmo aspettare ancora, mentre i rifiuti resteranno per strada o portati sempre in discarica, mentre è dal 2015 che dovremmo essere al 65% di raccolta differenziata”.

Dello stesso avviso il M5S. “Una grande occasione sprecata, non si risolverà un bel nulla e si scaricheranno le responsabilità sui Comuni. Non potevamo avallare questa follia”.
Lo affermano i deputati grillini, componenti della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito, a commento del loro voto negativo in commissione sul piano regionale dei rifiuti.
“Lo avevamo detto e lo ribadiamo – affermano i deputati 5stelle – questo piano non risolve nulla, perché scarica tutte le responsabilità sui Comuni, i quali dovranno stabilire quali e quanti impianti costruire all’interno degli ambiti territoriali. Musumeci dopo tre anni di silenzio assordante nel quale non ha fatto alcun passo in avanti per risolvere l’emergenza dei rifiuti, oggi se ne esce con un documento col quale se ne lava le mani”.
“Il piano – spiega Trizzino – si limita a fotografare l’esistente, senza dire nulla per il futuro. Nemmeno un cenno viene fatto ai tanto decantati inceneritori, sui quali noi restiamo contrari. Nulla sulle discariche esistenti e nulla sugli impianti di recupero”.
“Al momento della votazione – dice Trizzino – tra i gruppi di opposizione soltanto il MoVimento 5 stelle era presente, sarebbe bastato un solo voto contrario in più oltre ai nostri, per bocciare il piano e rimetterlo in discussione. Stupisce e dispiace l’assenza dei deputati di Attiva Sicilia che da sempre si sono professati a tutela dell’ambiente. Oggi la loro assenza è pesata enormemente. Vogliamo sperare che non sia stata studiata a tavolino per fare un assist al governo”.
“Ovviamente – concludono i deputati 5 stelle – abbiamo votato contro anche al ddl sui rifiuti, che essendo collegato ad un piano inutile non può che seguire la stessa sorte”.

Duro il Pd “Il centrodestra non si smentisce mai e va avanti con imboscate e toccate e fuga. E’ successo anche questa mattina in commissione Ambiente all’Ars. Non abbiamo partecipato al voto sul piano rifiuti perché ieri avevamo chiesto di votare martedì prossimo per approfondire le circa 500 pagine del piano rifiuti. Ma le nostre richieste non sono state accolte. Ancora una volta il centrodestra anziché far prevalere la logica della condivisione ha fatto valere quella del braccio di ferro. Bisognava eseguire gli ordini di approvazione immediata. Non vorrei essere profetico ma questo piano rifiuti non sta in piedi” dice il deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo che conferma tutte le criticità già manifestate sul piano rifiuti presentato dal Governo Musumeci.

Il Piano rifiuti della Regione, dunquem sta dividendo la politica.
Più ‘possibilisti’ e meno ‘pessimisti’ i deputati di Attiva Sicilia. “Il piano regionale dei rifiuti – fanno sapere – non può certo colmare anni e anni di immobilismo ma rappresenta comunque un passo avanti rispetto all’attuale situazione della Sicilia. Per questo da Attiva Sicilia è arrivato l’ok in Commissione Ambiente all’Ars”.

“Il piano regionale dei rifiuti – affermano le deputate regionali Valentina Palmeri e Angela Foti di Attiva Sicilia – ha un’impostazione complessiva che si innesta su norme superate ed è debole sull’aspetto dell’economia circolare. Sono carenze importanti ma questo piano ha il merito di superare un’impasse colposa che dura da 23 anni. Si può considerare una sorta di piano-ponte che va obbligatoriamente integrato con un programma di economia circolare”.

“Continuare a boicottare il piano, – sostengono Palmeri e Foti – significa far scivolare ulteriormente il finanziamento di oltre 150 milioni di euro della programmazione europea e del ministero per la realizzazione dei tanto agognati impianti pubblici. Infine, non possono parlamentari regionali, in assenza di critiche nel merito di questo importante strumento di regolazione dei rifiuti in Sicilia, sostenere che il piano regionale debba essere redatto in violazione dell’art.10 della legge regionale 9/2010 e prevedere e scegliere gli impianti sui quali invece dovranno esprimersi gli ambiti territoriali”.

Entusiasta invece la deputata Giusi Savarino, presidente della IV commissione dell’Ars, Ambiente, Territorio e Mobilità. Dichiara Savarino: “L’approvazione odierna del Piano Regionale dei Rifiuti, dà uno strumento attraverso il quale conoscere e monitorare i flussi dei rifiuti, così da poter progettare e realizzare l’impiantistica necessaria a chiudere la filiera con lo smaltimento, in modo trasparente ed efficace, privilegiando il riutilizzo dei materiali recuperati.
Abbiamo, inoltre , approvato una riscrittura del Governo sul ddl Rifiuti, che adesso tornerà in Aula, sciogliendo giuridicamente tutte le perplessità segnalate. Sono molto soddisfatta del nostro lavoro in Commissione, abbiamo lavorato in maniera certosina, con pazienza e coinvolgendo ed ascoltando veramente tutti, dentro e fuori il Palazzo. Sono orgogliosa di dire che già a metà mandato abbiamo toccato temi importanti e fondamentali per i siciliani tra cui rifiuti, urbanistica, edilizia, plastic free, depurazione delle acque. ”

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