Cittadini esasperati dal degrado in cui sono costretti a vivere. E che se vogliono fare una passeggiata nel proprio quartiere devono rassegnarsi allo slalom tra rifiuti di ogni tipo. E’ la denuncia di un lettore di BlogSicilia che si è fatto portavoce di un gruppo di residenti di viale Michelangelo a Palermo, tra le principali arterie stradali del capoluogo.
“Da mesi – ci racconta il nostro lettore – noi residenti segnaliamo lo stato di abbandono di viale Michelangelo. Dopo la mia precedente segnalazione, relativamente all’assenza di spazzini all’altezza del civico 91 e oltre in entrambi i lati, non è intervenuto nessuno e la situazione peggiora sempre di più“.
“Le condizioni igienico-sanitarie – continua il lettore – sono sempre più preoccupanti. Da due mesi nessuno viene a spazzare la strada, a giorni alterni invio segnalazioni alla Rap per richiedere il servizio di spazzamento, ma ahimè senza nessun risultato. La strada è invasa da cartacce, bottiglie e foglie. Insomma, c’è di tutto. E’ normale questa situazione? Eppure in altre zone gli operatori ecologici ci sono, ma non passano da qui. I cittadini, quindi, chiedono a chi di dovere d intervenire e di ripristinare il servizio di spazzamento”.
Ma i problemi per viale Michelangelo non finiscono qui. Il lettore lo specifica: “Ci sono marciapiedi dissestati che mettono a rischio l’incolumità dei pedoni essendo una via molto trafficata. Prima del civico 91 c’è una ludoteca, quindi in quel tratto di strada passano molti bambini con il rischio di farsi male”.
E ancora: “Dov’è il verde pubblico? Ci sono erbacce nelle aiuole, e conviviamo con zanzare e insetti di ogni tipo perché non abbiamo mai visto nessuno disinfestare la zona. Abbiamo richiesto più volte all’amministrazione la soluzione dei vari problemi che riguardano la via, ma ci hanno sempre ignorato e non ascoltato”.
Infine l’amara conclusione: “Inutile definire la città capitale della cultura: perché invece di esaltare il centro o almeno le zone interessate dai turisti, il sindaco non porta questi stessi turisti in queste zone facendo vedere in che condizioni viviamo? Non sappiamo cos’è la capitale della cultura. Ci dovremmo definire capitale dell’inciviltà e del degrado!”.
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