È stata revocata la delibera da 3 milioni e 750 mila euro con la quale veniva affidato incarico a una società del Lussemburgo per la partecipazione della Sicilia al festival di Cannes. A revocarla è stato l’assessorato al Turismo guidato da Francesco Scarpinato il quale, almeno da quant traspare da una nota di Fratelli d’Italia, non sembra essere intenzionato alle dimissioni dalla carica di assessore.

“Fiducia a Scarpinato non intaccata”

“Nessun dubbio – si legge in una nota del coordinamento regionale, gruppo all’Ars e assessori regionali di Fratelli D’Italia – sulla correttezza dell’azione politica e amministrativa dell’assessore regionale al Turismo Francesco Scarpinato. Fratelli d’Italia segue con attenzione la vicenda che comunque non intacca la fiducia nel componente della giunta Schifani”.

Scarpinato resta assessore

E così Scarpinato, nonostante le aspre polemiche che lo hanno investito in seguito alla querelle relativa alla mostra milionaria di Cannes che stava per essere finanziata dall’assessorato con un affidamento diretto, non lascia la poltrona da assessore. “Scarpinato – conferma Fratelli d’Italua – proseguirà nell’azione di governo con l’obiettivo di realizzare il programma di promozione e valorizzazione turistica della Sicilia”.

Indagano due procure

“L’assessorato regionale siciliano al Turismo ha revocato il finanziamento” ha confermato ieri sera il presidente della Regione siciliana Renato Schifani nell’intervista rilasciata al Tg4 della sera. Viene così applicata, nell’arco di 24 ore, la disposizione che lo stesso presidente aveva impartito nella serata di mercoledì. Schifani, infatti, aveva firmato una lettera con la quale intimava all’assessorato la revoca in autotutela del finanziamento, dopo il parere dell’avvocatura generale.

La lettera

Chiara e piuttosto dura la lettera nella quale il presidente ha chiesto di adottare la revoca in autotutela di ogni atto potenzialmente produttore di danno e responsabilità in capo alla Regione Siciliana. L’apposita e puntuale direttiva è conseguente all’accertamento ispettivo svolto dall’Avvocatura generale della Regione, che, – faceva sapere la Presidenza – in merito all’affidamento dell’evento “Sicily, Women and Cinema”, non ha ravvisato piena correttezza nell’applicazione dell’articolo 63 del Codice degli appalti, che prevede la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.

Una doppia inchiesta

Ma intanto la magistratura si è mossa avviando una doppia inchiesta che ipotizza non solo Cannes ma un vero e proprio ‘sistema Turismo’. Su questo indagano Corte dei Conti e Procura Europea. Sulle presunte spese folli della Regione si sono aperti, dunque, diversi fronti d’indagine, partendo proprio dal caso della mostra milionaria a Cannes. Corte dei Conti e ora anche la Procura Europea hanno acceso i riflettori su quello che sarebbe potuto diventare l’ennesimo scaldalo in salsa siciliana e l’ennesimo sperpero di denaro pubblico a discapito dei siciliani.

La Finanza in via Notarbartolo

E proprio mercoledì sono arrivati i Finanzieri nella sede dell’assessorato al Turismo di via Notarbartolo. I baschi verdi hanno posto sotto sequestro tanti documenti non solo relativi all’affidamento diretto di 3 milioni e 750mila euro alla lussemburghese Absolute Blue per l’evento “Sicily, Women and Cinema” al Festival di Cannes. Nelle carpette portate via dal nucleo di Polizia economico-finanziaria ci sarebbero anche gli atti relativi all’intera programmazione e gestione dei fondi del dipartimento regionale Turismo degli ultimi anni, compresi quelli relativi alla rendicontazione delle spese.

Un mandato doppio

La Finanza è entrata negli uffici dell’Assessorato, infatti, con un mandato doppio. Uno della Procura della Corte dei conti regionale che indaga su presunti danni erariali e un’altra dell’Eppo, la Procura europea che si occupa dei reati che “ledono gli interessi finanziari dell’Ue”. Sono due le inchieste che viaggiano in parallelo, una sui fondi nazionali e un’altra su quelli comunitari, con un intreccio di possibili responsabilità contabili e penali. Inchiesta su cui la procura lavora da settimane su più fronti. Dopo le dichiarazioni di Marianna Musotto, infatti, i reati presi in esame potrebbero cambiare. Si tratta della musicista palermitana denunciata dall’allora capo della segreteria tecnica dell’assessorato
al Turismo, Raoul Russo, oggi senatore di Fratelli d’Italia. Una vicenda che resta tutta da chiarire.

Un presunto sistema per gli eventi siciliani

La Musotto scarcerata dal gip subito dopo l’interrogatorio, ha riempito il verbale di decine di nomi, alcuni anche altisonanti, che farebbero parte di un vero e proprio “sistema siciliano” che ruota attorno all’organizzazione di eventi. Dall’attacco, così la Musotto sarebbe passata al contrattacco, sviscerando fatti e nomi, come rivela La Sicilia.

La punta di un iceberg

L’evento di Cannes sembrerebbe dunque solo la punta di un iceberg molto più grosso che le indagini stanno cercando di far salire per intero a galla.

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