I coniugi palermitani Vito Signorino e Rosalia Arcara sono stati rinviati a giudizio (il processo comincerà il 18 giugno davanti alla quinta sezione del Tribunale) per usura.

I due, già coinvolti in un’inchiesta per sfruttamento della prostituzione (avrebbero gestito due finti centri massaggi dove lavoravano delle prostitute), sono accusati di aver prestato denaro a interessi tra il 70% e il 500% annuo. Le piccole somme “prestate” lievitavano in fretta da mille a novemila euro.

Sono state individuate cinque parti offese, ma solo una si è costituita parte civile con l’assistenza degli avvocati Francesco Cutraro ed Ettore Barcellona. Parte civile anche il Centro Pio La Torre.