Un detenuto del carcere Pagliarelli di Palermo vuole cambiare cella e denuncia il suo compagno di cella per molestie sessuali ma le accuse erano inventate.

A raccontare la vicenda è Repubblica Palermo di oggi.
Protagonista è Carlo Pellegrino, un uomo napoletano che sta scontando una condanna per rapina nel carcere palermitano.
Dopo accurate indagini, il suo compagno di cella, un giovane detenuto palermitano, è stato scagionato dall’accusa di molestie sessuali, mentre Pellegrino è stato condannato ad un anno di reclusione per calunnia dal gup Gioacchino Scaduto.

Secondo quanto emerso dalle indagini della sezione investigativa della polizia penitenziaria, coordinata dal procuratore Alfredo Gagliardi, Pellegrino si sarebbe inventato le molestie sessuali perché il suo compagno di cella non si lavava e nello spazio condiviso era divenuto ormai insopportabile vivere a causa dell’odore dell’ambiente.

Il detenuto napoletano, messo alle strette dagli investigatori, ha spiegato i motivi delle accuse inventate.
Voleva semplicemente cambiare cella perché non tollerava più l’odore emanato dal suo compagno di cella.