Le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Fials hanno appreso che oggi due componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, dei quattro ancora in carica, hanno rimesso il loro mandato.
I sindacati, “Questo comporta decadenza Cda”
“Ciò comporta la decadenza del cda in quanto, essendo sprovvisto da tempo di un presidente, l’organo amministrativo per statuto perde la propria operatività – dichiarano i segretari Fabio Maggio, Slc Cgil Palermo, Francesco Assisi, Fistel Cisl, Giuseppe Tumminia, Uilcom Uil e Antonio Barbagallo Fials Cisal – Infatti, si ricorda che, dopo le dimissioni di Gaetano Cuccio, rassegnate alcuni mesi fa, non è stato nominato un nuovo presidente. Tutto ciò rappresenta un fatto ancor più grave delle recenti dimissioni di Andrea Peria in qualità di sovrintendente, lasciando la Foss acefala e senza un organo che possa gestire anche solo l’ordinaria amministrazione”.
Non ancora presentata la stagione estiva 2024
In tutto questo, non è stata presentata ancora la stagione estiva 2024 né è stata approvata una dotazione organica utile all’espletamento delle procedure concorsuali per stabilizzare i professori d’orchestra ai quali, invece, si presenta un futuro incerto già a partire dal mese prossimo.
Le parti sociali sollecitano confronto con istituzioni
“Stigmatizziamo fermamente la scelta irresponsabile da parte di quei componenti che con le loro dimissioni condannano la Foss a un periodo di ingovernabilità, dimostrando nessuna attenzione e sensibilità nei confronti della Fondazione, dei suoi dipendenti e della cittadinanza – aggiungono Maggio, Assisi, Tumminia e Barbagallo – Torniamo a sollecitare un confronto con le istituzioni e gli organi vigilanti affinché con grande senso di responsabilità si ritorni a quella normalità sacrificata sull’altare del partitismo estremo”.
Sit-in per il 17 e 18 maggio al Politeama e 15 minuti di sciopero
I sindacati dello spettacolo di Cgil, Cisl, Uil e Fials informano, infine, che in occasione dei concerti diretti da Donato Renzetti il 17 e il 18 prossimi, i lavoratori effettueranno un sit-in prima dello spettacolo, seguiti da 15 minuti di sciopero per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo, riservandosi di “inasprire la lotta qualora non dovessero arrivare risposte positive e tempestive”.
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