Non c’è pace per la Baia di San Cataldo, uno scorcio di costa palermitana dove insiste la foce del fiume Nocella, tra Terrasini e Trappeto. Il tratto di mare da anni è oggetto di misteriosi sversamenti neri. Tanto che la foce del Nocella è nota all’Arpa, al Ministero e a Legambiente, poiché considerata come uno dei tratti di mare più inquinati della Sicilia. E per queste ragioni vige il divieto di balneazione.

Nel report annuale “Goletta verde” di Legambiente è inserito tra le foci più inquinate. E perfino le forze dell’ordine – nell’ultima inchiesta sulla Depurazione che ha portato al commissariamento dell’Amap – hanno effettuato campionamenti in questo punto.

Mare nero

Ogni anno, quando ci sono giornate di pioggia e in concomitanza con il rituale tradizionale della raccolta delle olive, il fiume Nocella e il torrente Puddastri si tingono di nero e le acque finiscono in mare, uccidendo i pesci del Tirreno. Numerose le denunce di cittadini e ambientalisti. Soprattutto l’associazione “San Cataldo, baia della legalità”, che da anni documenta con foto e video gli strani sversamenti in mare.

Le nuove segnalazioni

Ieri una nuova segnalazione: “Torna il fiume nero alla foce del Nocella. Ormai – scrivono sui social – la stagione della raccolta delle olive volge al termine e come prassi, i frantoi smaltiscono illegalmente le acque di molitura. Pratica illegale che noi conosciamo molto bene e che ciclicamente avvelenano le acque del Fiume Nocella e del Torrente Puddastri. Uno smaltimento illegale pericoloso per tutte le forme di vita presenti nel corso fluviale e in prossimità delle acque marine della Baia di San Cataldo; 200 volte più pericoloso e devastante dello smaltimento di reflui urbani. Nonostante gli interventi di controllo, il sequestro negli anni passati di alcuni frantoi, la situazione non cambia”, denunciano gli attivisti su Facebook.

Mare avvelenato

Già nel 2018 fu documentato in un video un disastro ambientale, con migliaia di litri di acque inquinate e nere, scaricate in mare, tramite il Nocella e i suoi torrenti, attraversando 8 comuni: Terrasini, Trappeto, Partinico, Borgetto, Montelepre, Giardinello, Monreale e Carini. Nel video del 2018 si vedono i pesci morire mentre colpiti dall’onda nera sono impossibilitati a respirare.

Un fiume “nero come la morte, nero come ogni forma di prepotenza, nero come il silenzio”, denunciavano già allora gli attivisti della Baia di San Cataldo. “Sono immagini che più volte abbiamo documentato negli anni, a dimostrazione della criticità ambientale quotidiana vissuta nella baia di San Cataldo e della foce del Nocella. Fanghi tingono di nero la foce e il nostro mare alterando il delicato equilibrio ambientale di questi luoghi e mettendo seriamente in pericolo la salute delle persone”.

Nonostante le denunce la situazione ancora stenta a cambiare.

Il video del 2018

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