Con una disoccupazione delle donne alle stelle e una generale condizioni di svantaggio socio-economico i sindacati chiedono al governo regionale cosa ha intenzione di fare nella sua programmazione per aggredire questi fenomeni. Alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Cgil Cisl e Uil siciliane hanno inviato una nota al presidente della Regione e agli assessori della giunta per chiedere “la definizione di una strategia regionale in merito”, dunque “l’avvio immediato del confronto per definirla”.

Disoccupazione galoppante

Gabriella Messina ed Elvira Morana per la Cgil, Rosanna Laplaca per la Cisl e Ninetta Siragusa e Vilma Maria Costa per la Uil sottolineano nella nota “i limiti e ritardi della legislazione regionale in merito”. Ma anche “la condizione occupazionale delle donne, che scontano un tasso di disoccupazione del 17,9%, a fronte di un dato nazionale al 9,2%, e la carente infrastrutturazione sociale e sanitaria”.

Carenze uguale a violenze

La mancanza di lavoro e la carente infrastrutturazione sociale e sanitaria secondo le organizzazioni di categoria sono forme indirette di violenza sulla donna. “Questi fattori – sottolineano le sindacaliste – costituiscono una zavorra e sono una forma indiretta di violenza e un limite per l’affermazione e l’autonomia delle donne in Sicilia”.

Eventi a Palermo e  Messina

Intanto per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne molte città siciliane si stanno organizzando. Domani, 25 novembre, alle 10,30, alla sala belvedere della Camera di commercio di Palermo, in via Emerico Amari, sarà presentato il “Microcredito di libertà”, un finanziamento a tasso zero con garanzia di Mediocredito centrale, di importo fino a 50mila euro, messo a disposizione delle donne vittime di violenza, ospitate presso le Case rifugio o assistite dai Centri antiviolenza e segnalate dai Centri della Caritas, che vogliano avviare un’attività imprenditoriale con l’assistenza di un tutor.

A Messina mobilitazione delle associazioni che scenderanno in strada a manifestare. Arci Thomas Sankara, Cedav Onlus, Cgil Donne, Comitato 194, Non Una Di Meno Messina, saranno in porima fila. A partire dalle 17.30 a piazza Antonello ci sarà un sit-in itinerante che si snoderà sino a piazza Cairoli dove chiunque potrà intervenire.

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