I parenti di una donna di 80 anni morta in ospedale hanno aggredito il medico di turno. È successo la scorsa notte nel reparto di Cardiologia all’ospedale Ingrassia di Palermo. Alcuni parenti hanno aggredito il medico di guardia che, dopo essersi fatto refertare dal Pronto soccorso dello stesso ospedale. Per sedare la rissa sono intervenuti gli agenti di polizia. Il medico non ha riportato lesioni gravi e se l’è cavata con pochi giorni di riposo.
“Solidarietà, supporto e massimo sostegno” sono state espressi dalla direzione aziendale dell’Asp di Palermo al cardiologo aggredito ieri sera all’Ospedale Ingrassia. Il professionista di turno in quel momento nel reparto, è stato aggredito verbalmente e poi spintonato al muro dopo che aveva comunicato il decesso, per sopravvenute complicanze, di una paziente di 80 anni ricoverata in terapia intensiva coronarica.
E’ subito intervenuto il personale della vigilanza, ma è stato necessario l’intervento della polizia per riportare la calma. Il cardiologo è stato costretto a fare ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso.
“Pur comprendendo il dolore per la perdita di una familiare – sottolinea la direzione aziendale dell’Asp di Palermo – è inaccettabile ogni forma di violenza verbale e, soprattutto, fisica nei confronti di chi esercita il proprio lavoro con scrupolo e professionalità. Siamo vicini al cardiologo che supporteremo in ogni sede competente”.
“Siamo vicini al cardiologo dell’Ingrassia aggredito la scorsa notte e gli diciamo chiaramente che non è e non sarà solo, perché tutte le associazioni che rappresentiamo, sono al suo fianco”.
Lo ha detto il presidente del Comitato Consultivo Aziendale dell’Asp di Palermo, Francesco Paolo La Placa, che ha espresso “la massima solidarietà al professionista ferito, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente nell’esercizio della sua professione”. “Diciamo no – ha concluso La Placa – ad ogni forma di violenza, inconcepibile ed inaccettabile in qualsiasi luogo”.
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