Sono le donne, il loro coraggio, la voglia di spendersi per gli altri e di raccontare storie della nostra contemporaneità, il filo conduttore del XIV Sole luna doc film Festival, la rassegna internazionale di cinema documentario organizzata dall’associazione Sole Luna – un ponte tra le culture, che si terrà a Palermo dal 7 al 13 luglio.

Oltre 50 le proiezioni in programma di cui 24  film in concorso tra lungometraggi e cortometraggi e 20 première a partire dalla rassegna monografica “Freedom Women” del documentarista di guerra Giancarlo Bocchi: sei film che saranno presentati in anteprima assoluta a Palermo e che  accendono i riflettori su donne impegnate in vari paesi del mondo dove dittature e guerre infrangono libertà e diritti.

“Mai come quest’anno – dicono i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura – tra i film selezionati e quelli fuori concorso il coraggio delle donne è stato così centrale e, al contempo, mai come in questa edizione abbiamo avuto tante opere realizzate da giovani registe”. Un’edizione particolarmente ricca che si aprirà con uno speciale omaggio al regista Bernardo Bertolucci, alla presenza della regista e moglie Clare Peploe, di Jacopo Quadri, editor dei suoi ultimi film e dell’amico scrittore Jon Halliday. Il programma è stato presentato questa mattina a Palazzo Branciforte alla presenza del Direttore generale dell’assessorato al Turismo Lucia Di Fatta; di Alessandro Rais, Direttore Sicilia Film Commission; diAdham Darawsha, Assessore alle Culture e alla Partecipazione democratica del Comune di Palermo e del rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari.

Per sette giorni,  dal 7 al 13 luglio, il complesso di Santa Maria dello Spasimo di Palermo, capitale del Mediterraneo e mosaico di culture, si trasformerà in un’isola del Cinema del reale con quattro sale – una in più rispetto agli scorsi anni – per la proiezione dei film e dei corti in concorso e delle rassegne fuori concorso. “Per il pubblico – dice la presidente Lucia Gotti Venturato – è un’occasione preziosa per assistere alle nuove produzioni e conoscere meglio cosa accade nel mondo. Un appuntamento che grazie ai legami creati con altri festival internazionali e al lavoro della Sicilia Film Commission e del Csc di Palermo, di anno in anno rafforza la vocazione naturale di Palermo ad essere Capitale delle Culture e luogo di incontro privilegiato per cinefili e cineasti del cinema del reale”.

Saranno tre, come ogni anno, le sezioni in concorso: Human Rights che accoglie documentari che raccontano storie di diritti negati, mortificati o conseguiti; The Journey che assume il viaggio come esperienza e metafora della dimensione umana; Short Docs, per film che non superano la durata di 30 minuti e che accendono i riflettori su temi cruciali del presente.

“Sono molte – dicono Andrich e Mura – le storie in programma che riveleranno la complessità della realtà contemporanea e che porteranno lo spettatore a riflettere. Storie di donne combattenti ma non solo: dal viaggio attraverso i miti delle lagune della Guyana francese fino a quello di due botanici nella foresta colombiana, dall’osservazione della vita di una anziana pastora nel nord dell’Iran fino alla battaglia di una attivista afghana contro la tossicodipendenza”.

I film saranno presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano e inglese e per non udenti. Sono previste anche audio descrizioni per non vedenti. L’80 per cento delle opere è di produzione internazionale proveniente da: Iran, Regno Unito, Francia, Colombia, Germania, Russia, Polonia, Spagna, Brasile, Vietnam, Siria, Belgio, Australia, Canada, Afghanistan, Svezia, Danimarca, Libano, Argentina, Uruguay, Italia.

A decretare i vincitori sarà una giuria internazionale, composta dal regista romano Giorgio Treves, dalla documentarista sudafricana Aliki Saragas (vincitrice della scorsa edizione del Festival), dall’attore palestinese Mohamad Bakri, dalla regista Costanza Quatriglio (dal 2019 direttore artistico e coordinatore didattico del CSC di Palermo), e dalla scrittrice e critica Tiziana Lo Porto. Assegnerà il Premio Miglior documentario sostenuto dalla Fondazione Sicilia al miglior film in concorso, e al miglior cortometraggio, offerto dal Museo Internazionale delle Marionette di Palermo Antonio Pasqualino e le menzioni: Miglior regia, Miglior fotografia, Miglior montaggio.

Parallelamente a questa, lavoreranno altre due giurie: la giuria speciale delle scuole, che ha visto impegnati studenti delle scuole superiori di Palermo, coinvolti in un progetto formativo incentrato sul cinema del reale nel corso dell’anno scolastico; e la giuria “Nuovi italiani”, composta da giovani “stranieri” che hanno stabilito la loro residenza in città per studiare nell’ateneo palermitano.

“Film ma non solo – aggiunge Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia all’Università di Palermo e direttore scientifico del Festival – con lo spazio Palermo città apertaavremo incontri e momenti di dibattito attorno al tema dei diritti umani, del dialogo interculturale e del diritto alla libera mobilità degli esseri umani, partendo dai documenti promossi dalle istituzioni della città: dalla Carta di Palermo al recente appello all’Europa della conoscenza Migrare è vivere lanciato dall’Università di Palermo e che sarà possibile sottoscrivere anche durante il festival”.

Nella stessa direzione, la presentazione della rete “Film for our future” fortemente voluta dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura: un network che mira a creare un impatto sociale coinvolgendo attivamente i giovani registi per mostrare la loro capacità di informare e ispirare persone di ogni ceto sulle sfide globali che il nostro mondo moderno deve affrontare. Ne fanno parte: Watersprite Film Festival (UK), Lucca Film Festival (Italia), Arc Film Festival (Germania), Festival dei Diritti Umani (Italia), Sole Luna Doc Film Festival (Italia), Raindance Film Festival (UK), Sustainable Living Film Festival (Turchia), Religion Today Film Festival (Italia).

Ricco il programma fuori concorso che quest’anno vede una nuova sezione dedicata al documentario italiano: Sguardi doc Italia che si aprirà con “1938 diversi” di Giorgio Treves realizzato per gli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali fasciste. Più ricca anche la sezione  “Creare Legami” che inaugura la nuova collaborazione con il Festival di Malaga grazie all’Instituto Cervantes e prevede diverse proiezioni About the war in collaborazione con l’Institut Francais, il festival Duemila30, e il festival Animaphix con una programmazione di film di animazione realizzati dagli allievi della scuola di cinematografia di Torino e alcuni laboratori rivolti a bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado. Infine, il progetto Parola Chiave Mambor dialoghi d’artista a cura di Silvia Jop e Kama Production attorno al documentario “Mambor” di Gianna Mazzini e con la partecipazione del musicista Andrea Satta. Tra i compagni di viaggio di questa edizione anche La Fondazione The Brass Group che aprirà il festival con la sua Brass youth jazz Orchestra composta da giovani musicisti siciliani tra i 17 ai 35 anni. A chiudere sarà invece l’anteprima del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo allo Spasimo. Tutte le proiezioni sono a ingresso gratuito.

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