“Le Donne, protagoniste necessarie”, alla vigilia dell’8 marzo, il giorno in cui in tutto il mondo si festeggiano le nonne, la Uil Sicilia. ha scelto di celebrare un convegno con questo titolo. All’incontro – che s’è svolto all’Ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi a Palermo – s’è parlato dei diritti delle donne e del loro ruolo  nell’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi in via Torremuzza.

Potrebbe sembrare assurdo che nel 2023 In Italia si debba ancora parlare di discriminazioni quando si tratta di donne. A Palazzo Chigi, per la prima volta l’inquilino è donna. A far da contraltare alla premier Giorgia Meloni c’è Elly Schlein,  da poche settimane alla guida del principale partito d’opposizione. Eppure il problema esiste e non si liquida soltanto con il gender gap.

Italia penultima in Europa per donne al lavoro

I dati non mentono L’Italia è penultima in Europa per partecipazione femminile al mercato del lavoro. Peggio di noi fa solo la Grecia. Solo una donna su due in età lavorativa è attiva.  E solo il 28% delle posizioni dirigenziali nelle aziende private italiane è ricoperto da donne.

Veronese, “donne entrino dove si decide”

Per Ivana Veronese, segretario nazionale Uil, “la priorità è che le donne entrino dove si decide, anche nei luoghi istituzionali. Abbiamo bisogno di meno precarieta nel mondo del lavoro, un mondo che le accolga con lavori fissi e pagati bene e sicuri. C’è un tremendo gap occupazionale ma anche retributivo che dobbiamo sconfiggere”.

Lionti, “in Sicilia le donne sono svantaggiate”

In Sicilia le cose vanno ancora peggio e per le donne andare avanti nel lavoro, nella politica e nella vita di ogni giorno è un percorso a ostacoli. “In SIcilia le donne sono delle vere e proprie equilibriste – spiega Luisella Lionti, segretario generale UIL Sicilia –   perchè sono svantaggiate in Sicilia ed alla fine con il loro impegno si sostituiscono al welfare assente”. Lionti spiega i settori che danneggiano il ruolo delle donne e ne impediscono la piena realizzazione: non ci sono scuole a tempo pieno, ci sono buchi nell’assistenza agli anziani, è carente la medicina territoriale e latita il trasporto pubblico per portare i figli a scuola. E’ questo il welfare che manca ed a cui deve supplire la donna. Da questa situazione, spiega Lionti, discende un gap sul mondo del lavoro: “non esiste piena occupazione femminile e le donne spesso non vengono  contrattualizzate e se ciò accade spesso è con la formula part-time”.