Per la prima volta nella storia ci sarà una donna alla guida della Uil Sicilia. È stata appena eletta all’unanimità Luisella Lionti, prima donna segretario generale della sigla sindacale. Succede a Claudio Barone, eletto ieri segretario dei Pensionati.

Le priorità: giovani, donne, precari e anziani

“Sviluppo vero e lavoro dignitoso. Subito risposte e tutele a giovani, donne, precari e anziani”., queste le prime parole di Luisella Lionti, prima donna a ricoprire il ruolo di segretario generale alla Uil Sicilia. “Rivendicare sviluppo vero e lavoro dignitoso per quest’isola che rimane che rimane sempre più isolata. In primo piano donne, giovani, precari e anziani. Sono loro le categorie più deboli e alle quali dobbiamo dare subito risposte. Serve, quindi, incentivare l’occupazione femminile attraverso il potenziamento del welfare utilizzando i fondi del Pnrr per infrastrutture essenziali come scuole, ospedali ed rsa che consentirebbero di sgravare le donne dai carichi di cura, sino a oggi affidati solo a loro”.

Prima donna segretario in Sicilia

Luisella Lionti è la prima donna alla guida di un sindacato siciliano ed è già segretario Organizzativo e commissario dell’Area vasta della Uil Sicilia. Eletta all’unanimità, in occasione del Consiglio confederale regionale, ha le idee chiare. “Occorre mettere in rete aziende e scuole per monitorare le figure professionali da formare evitando così che i giovani lascino l’isola per non tornare mai più. Garantire, inoltre, i precari partendo dai 7.700 utilizzati per l’emergenza Covid, continuando con quelli impegnati nei Comuni e nella pubblica amministrazione per finire ai Navigator Servono incentivi veri per ricreare un tessuto produttivo che dia una un’occupazione stabile. Servono nuove tutele a chi ne è privo”.

Investimenti per l’occupazione

“Per questo servono vere politiche attive coinvolgendo i privati e migliorando la formazione. È impensabile gestire le transizioni occupazionali e le spinte alla innovazione con le sole misure emergenziali. La crisi non si arresta a parole e incentivi improduttivi. L’occupazione ha bisogno d’investimenti, risorse per le imprese, di banche che sappiano agire sul territorio. Continuerò – conclude – a rivendicare investimenti per le infrastrutture, che ancora mancano, difendendo le realtà esistenti come il settore del Petrolchimico, Pfizer di Catania e la stessa Etna Valley. Sino a oggi dal governo regionale non abbiamo ottenuto risposte concrete. Basta a spot elettorali, servono progetti veri”.