Dopo cento giorni l’Ars, finalmente torna a fare il suo mestiere: fare le leggi. Dopo l’ennesima seduta andata a vuoto a causa della mancanza del numero legale, quella di stamane, il parlamento siciliano nel pomeriggio fa registrare il pienone (o quasi): ben 67 deputati. Non accadeva da tempo.
A passare è la revisione del regolamento interno e la redistribuzione dei posti in vista della prossima legislatura, quando a sedere a Sala d’Ercole saranno in 70. Tuttavia fa registrare, nella legge in questione, un rimando alla commissione competente l’articolo che prevedeva una limitazione del ricorso al numero legale.
Passa poi con 42 sì il rendiconto della Regione, probabilmente l’atto più atteso perché oggetto dell’analisi della corte dei Conti che è stato impugnato in appello dalla Procura generale contabile. Approvata anche una norma contabile per un debito fuori bilancio di un centinaio di milioni.
Nei giorni scorsi a più riprese era stata invocata la partecipazione dei deputati, perlopiù di maggioranza, ai quali si era rivolto anche l’assessore al Bilancio, Alessandro Baccei chiedendo di “esprimere dignitosamente il proprio ruolo e dare finalmente le risposte attese dai cittadini siciliani”.
“L’approvazione degli atti finanziari, da parte dell’Assemblea regionale siciliana, chiude un procedimento di bilancio che dà certezza ai conti, in seguito al giudizio di parifica della Corte dei conti”, ha affermato , in una nota, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, esprimendo soddisfazione per l’ok di Sala d’Ercole al rendiconto generale 2016 e all’assestamento di bilancio 2017.
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