Tragedia in via Armando Diaz a Termini imerese, vicino a Palermo. Un automobilista originario di Villabate alla guida di un’auto è stato colto da malore e si è fermato.

Alcuni passanti hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i medici del 118 che hanno tentato di dare aiuto ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare ed è morto durante il trasferimento in ospedale.

Sul posto erano presenti i carabinieri del reparto territoriale di Termini Imerese che hanno avviato le indagini e gli agenti della polizia municipale che hanno regolato il traffico andato inevitabilmente in tilt.

Morto l’uomo colto da malore in via Roma, donati i suoi organi

Pochi giorni fa è morto in ospedale Roberto Villari, 68 anni, dopo che si era accasciato in via Roma a Palermo colto da malore. Aveva sbattuto la testa ed era stato trasportato in ospedale in gravi condizioni. Erano intervenuti gli agenti della polizia municipale perché si era pensato che avesse avuto un incidente, che qualcuno lo avesse investito. A provocarne la caduta, invece, sarebbe stato un malore. Il fratello ha acconsento alla donazione degli organi che serviranno a salvare altre vite.

L’uomo si era accasciato sul marciapiede all’incrocio con via Pola, all’altezza del supermercato Lidl. I primi a intervenire sono stati gli agenti della polizia municipale che si sono fermati per prestare i primi soccorsi al 68enne e richiedere l’intervento urgente di un’ambulanza per portarlo in ospedale.

Già al suo ingresso i medici avevano trovato un quadro clinico abbastanza delicato, decidendo per il trasferimento nel reparto di Rianimazione di Villa Sofia. Le sue condizioni sono peggiorate con il passare delle ore sino a quando i sanitari, al termine di un monitoraggio costante, si sono resi conto che non c’era più niente da fare. Il fratello della vittima, con un gesto di grande altruismo, ha autorizzato la struttura ospedaliera a prelevare gli organi.

Secondo quanto accertato dal medico legale, che ha eseguito l’ispezione cadaverica, la caduta sarebbe stata provocata da un picco pressorio, compatibile con il quadro clinico del 68enne, che avrebbe determinato un’emorragia cerebrale. Da qui la caduta sul marciapiedi diventata fatale.