Due infermieri si sono suicidati a Palermo. Lavoravano uno al Buccheri La Ferla e il secondo all’ospedale Civico. Per i sindacalisti è la conferma che ci sia un problema serio da affrontare in modo concreto e non solo con i proclami.
“Cosa abbia spinto i due colleghi a compiere l’estremo gesto non lo sappiamo. Ci sono problemi personali che devono restare tali. Ma le aziende sanitarie possono fare molto per stare vicini ai loro dipendenti che in questi mesi di post Covid vivono uno stress ancora maggiore – dice Alessandro Magno segretario aziendale della Cisl all’ospedale Civico di Palermo – Il personale è sotto pressione per le continue aggressioni, minacce subite e per il carico di lavoro. Una condizione di forte stress che amplifica i problemi che ognuno di noi ha. Per questo servirebbe un sostegno psicologico costante per i lavoratori. Non solo volontario come è adesso.
Ma deve essere constante e continuo. Soprattutto per chi come il collega del Civico lavorava in rianimazione. Gli infermieri come gli operatori sanitari devono essere aiutati nel gestire lo stress. Per questo chiederemo all’azienda di fare il massimo per dare un’assistenza psicologica”.
Quattordicenne suicida a Palermo
Un ragazzo cinese di 14 anni si tolto la vita lanciandosi dalla finestra in una traversa in via Lincoln a Palermo. E’ successo in via Ernesto Paci. Il ragazzo mentre si trovava a casa con la madre e la nonna ha aperto la finestra ed è caduto giù dal quarto piano. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso e il medico legale. La salma è stata restituita alla famiglia per celebrare i funerali.
Manda un messaggio di addio agli amici e poi si suicida, tragedia nel Siracusano
Tragedia nel Siracusano, in un appartamento tra Noto e Pachino, con la morte di un 51enne siracusano che ha deciso di togliersi la vita.
La ricostruzione
L’uomo, secondo una prima ricostruzione al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Noto e del comando provinciale di Siracusa, prima di farla finita, con modalità non ancora del tutto chiare, avrebbe avvertito alcuni amici del suo drammatico gesto.
Gli stessi hanno immediatamente chiamato i carabinieri ed il personale del 118 sperando che facessero in tempo ma quando sono arrivati nella casa, in contrada Cuba, non c’era più nulla da fare. Il 51enne era senza vita, inutili i tentativi dei soccorritori che hanno potuto constatare il decesso.
Siracusano suicida in carcere
L’autopsia sul corpo senza vita di Giuseppe Petralito, 30anni, il detenuto recluso nel carcere di Rebibbia, a Roma, avrebbe confermato che il decesso è legato al suicidio. L’uomo, nei giorni scorsi, era stato trovato senza vita ma la Procura ha deciso di compiere degli ulteriori accertamenti per fugare ogni dubbio.
La visita dei familiari
Il giovane stava scontando una condanna definitiva per spaccio di sostanze stupefacenti e tra due anni sarebbe tornato in libertà. Di recente, i familiari avevano visto il loro parente ma non ci sarebbero state avvisaglie su una condizione psicologica precaria.
Detenuto morto per sciopero della fame
E’ morto nell’ospedale Cannizzaro di Catania un uomo di 67 anni, detenuto nel carcere di Augusta, per le conseguenze di uno sciopero della fame e della sete. La vittima stava scontando l’ergastolo ma si sarebbe sentito vittima di un’ingiustizia e così ha deciso, nelle settimane scorse, di protestare, rifiutando acqua e cibo. Il suo stato di salute è diventato precario, per cui si è reso necessario il trasferimento in ospedale ma il suo cuore non ha retto, smettendo di battere
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