Franco Gioia, 68 anni, è morto questa notte. Sindacalista, presidente del Comitato provinciale Inps e, poi, del comitato regionale dello stesso Istituto, Gioia è stato un punto di riferimento, fin dai primi anni ’70, nelle battaglie dei braccianti nella provincia di Palermo.

Franco Gioia, era nato a Sciara il 5 ottobre 1951. Dopo essersi diplomato al Duca degli Abruzzi di Palermo, intraprende la sua attività sindacale ed entra in Cgil nel ‘74, proveniente dai giovani socialisti, diventando responsabile della Federbraccianti di Polizzi e di Termini Imerese e poi del territorio Termini Madonie Cefalù, dopo la costituzione della Camera del Lavoro della zona. Nel ‘76 approda alla segreteria della Fillea Palermo e nell’87 entra a far parte della segreteria Cgil Palermo.

Segretario generale della Cgil Palermo è Italo Tripi e con Franco Gioia gli altri componenti della segreteria sono Poldo Ceraulo, Emilio Miceli, Carmelo Di Liberto, Anna Scarito, Nardo D’Arrigo, Vincenzo Lionti. Da segretario Cgil Palermo passa alla segreteria generale della Cgil Trasporti Palermo e contemporaneamente diventa componente del comitato Inps di Palemo.

Nel ‘93 va alla segreteria della Flai Cgil Sicilia (ex Federbraccianti). Nel 2000 diventa presidente Inca Sicilia. In questi anni, mentre è presidente dell’Inca, attiva una forte collaborazione con il Patronato Inca tedesco e con il presidente Inca Germania Pino Pappagallo, promuove diverse iniziative per i siciliani residenti in Germania. Nel 2007 è presidente del’Inps Palermo mentre nel 2010 diventa presidente dell’Inps regionale e lo sarà fino al febbraio 2014, quando andrà in pensione.

I funerali si terranno domani 28 dicembre alle ore 15 presso la Chiesa di piazza Castel Reale, a Sciara.

“Come gli altri responsabili di zona, Franco veniva puntualmente ogni lunedì mattina alle riunioni organizzative delle ore 8,30 – scrive Pippo Oddo su Facebook – e non ebbe mai a pagare il caffè dei ritardatari, perchè arrivava sempre in anticipo, benché venisse dal posto più lontano. Amico della zia Ciccina Serio, madre di Salvatore Carnevale, del martire della sua Sciara Franco Gioia è stato uno dei gelosi custodi della memoria. Devo a lui, se scrivendo il libro sull’olocausto di Turiddu Carnevale, sono potuto venire in possesso di tanti documenti di prima mano e preziose testimonianze dei compagni di lotta del martire del riscatto sociale. Ciao, Franco, per quanto mi sforzi di razionalizzare, non posso fare a meno di leggere nella tua dipartita un altro segno della precipitosa caduta dei punti focali del mio orizzonte culturale e umano”.

“Lui, la sua gentilezza, la sua profonda umanità – Fabio – il suo modo di essere socialista mi mancheranno. Ciao Franco”.

“Un compagno sempre disponibile e cortese in tutti i suoi tanti ruoli ricoperti in Cgil – scrive Adele – ciao Franco!”

“Caro Franco anche per me sei stato un punto di riferimento – scrive Giacometta – quando da giovane delegata mi sono avvicinata al mondo sindacale. Esempio di serietà, onestà, correttezza, affidabilità e disponibilità. Grazie infinite per esserci stato. Ti voglio bene. Giacometta ❤️”.

“Un grande amico e sindacalista – scrive Ciccio – Ho lavorato con lui per almeno dieci anni in Flai/Cgil Pesca. Ho trovato in lui quella umiltà che fa grandi i dirigenti sindacali di altra levatura e spessore – qualità oramai introvabile nelle OO.SS. – Mi dispiace tanto, anche perchè ho perso più di un amico, quasi un fratello. Ciao Franco e riposa su acque tranquille. Un Pescatore d’altri tempi”.

“Con le lacrime negli occhi guardo la tua foto ed i miei ricordi – scrive Alberto – ritornano alla nostra infanzia ed adolescenza. Riposa in pace caro Franco”.

“Sono addoloratissimo – scrive Massimo – La sua grandissima passione era pari solo alla sua mitezza e alla sua gentilezza. Abbiamo condiviso, soprattutto in questi ultimi trent’anni, ogni tentativo politico per affermare i nostri comuni valori e princìpi”.

“Conoscevo Franco da quasi 40 anni – scrive il sindaco di Castronovo Domenico Giannopolo – Ne ho sempre apprezzato la sua passione e totale dedizione da socialista e da sindacalista alla causa dei lavoratori. Condoglianze al fratello e alla sorella e a tutta la famiglia”.

“Con grande dolore ho appreso la notizia ho sostituito Franco alla presidenza del comitato regionale Inps – scrive Mimmo Binaggia – a settembre 2018 ho avuto l’onore di conoscerlo ne ho dà subito apprezzato le sue doti Ciao Franco”.

“Il carissimo amico Franco Gioia non c’è più,  – scrive Pasquale Hamel – la notizia mi procura profondo dolore. Lo ricordo, come uomo di grande cuore e di notevole equilibrio, aperto alle novità culturali e sempre pronto all’ascolto. Ci mancherà nei nostri animati incontri domenicali”.

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