E’ morto Umberto Virgilio, 45 anni, l’uomo che ieri è stato investito e trascinato per venti metri in Corso Calaltafimi a Palarmo.

Era ricoverato in seconda rianimazione all’ospedale Civico. Le sue condizioni erano gravissime nella notte è morto.

Secondo una prima ricostruzione, un ciclomotore con a bordo due persone stava percorrendo la lunga via che dal monte porta al mare in direzione di piazza Indipendenza.

In quel momento da via Titina De Filippo arrivava una Mercedes che si è immessa in corso Calatafimi sulla corsia in direzione di Monreale e, per cause ancora poco chiare, c’è stato l’impatto.

Nello scontro i due motociclisti sono stati sbalzati dalla sella, mentre la moto ha proseguito la corsa finendo contro una Ford Focus.

I motociclisti sono stati soccorsi dai sanitari del 118 e trasportati agli ospedali Civico e all’Ingrassia: la prognosi per loro è riservata. Il passeggeri ricoverato all’Ingrassia è stato trasportato a Villa Sofia.

In ospedale anche l’anziana conducente della vettura. Dopo l’incidente i vigili hanno dovuto chiudere un tratto di corso Calatafimi, deviando le auto in via dei Fiori. Sul posto sono intervenuti gli uomini dell’infortunistica stradale per i rilievi.

Oltre a Umberto Virgilio erano rimasti feriti. Claudio D. 39 anni, ricoverato all’Ingrassia; A.D., 74 anni, che guidava la Mercedes, e le due passeggere della Focus Giovanna C., 81 anni, Olimpia G., 50.Gli ultimi tre sono stati tutti ricoverati all’Ingrassia.

Altri incidente, sempre ieri mattina sulla discesa di Valdesi.

Una ragazza di sedici anni, S..L., era in sella ad una moto quando, per cause ancora poco chiare, è finita a terra. Probabilmente un’auto avrebbe tagliato la strada alla giovane. La ragazza è stata trasportata a Villa Sofia.

Una donna avrebbe notato tutto e avrebbe segnato un numero di targa dell’auto che sarebbe andata via.

Si tratterebbe di una Panda grigia. Sono scattate le indagini degli investigatori dell’infortunistica stradale della polizia municipale per fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente, ma soprattutto per capire se il conducente della Panda abbia effettivamente creato la causa dell’incidente senza poi fermarsi.

Le indagini sono solo all’inizio. Secondo una prima ricostruzione tutto è accaduto intorno alle 10. In quel momento S.L. era alla guida di un Piaggio Liberty e stava percorrendo viale Margherita di Savoia in direzione di Mondello.

Assieme a lei, su un altro motorino, viaggiava una sua amica. Improvvisamente all’altezza del civico 482, poco prima cioè di piazza Caboto, S.L. ha perso il controllo dello scooter ed è caduta sull’asfalto.

Poco dopo si sarebbe fermata una donna che avrebbe detto all’amica della ragazza ferita di avere annotato il numero di targa di una Panda che avrebbe provocato l’incidente.

Sono in corso le indagini da parte dell’infortunistica stradale della polizia municipale per risalire al proprietario della vettura e accertare se i fatti sono andati realmente così.

Il terzo incidente in via Libertà, nel primo pomeriggio di ieri: ad avere la peggio anche in questo caso, un centauro, un uomo che stava percorrendo la principale via del capoluogo a bordo della sua Vespa Piaggio.

Secondo quanto ricostruito dai vigili urbani, l’uomo è rimasto ferito nello scontro con una Mercedes, all’altezza di via Filippo Cordova. Il motociclista trasportato all’ospedale di Villa Sofia dai sanitari del 118, le sue condizioni sarebbero gravi.

Anche su questo incidente stanno indagando gli uomini dell’infortunistica della polizia municipale.

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