Il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino fiore all’occhiello in Italia del teatro di figura e di immagine.

E’ stato premiato dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) lo sforzo produttivo per la conservazione delle tradizioni popolari, che ha visto in prima linea l’azione ormai pluridecennale dell’Associazione, attribuendo il riconoscimento nazionale del “Primo Centro italiano di produzione del teatro di figura e di immagine”.

La premiazione ricorre durante la quarantunesima edizione del “Festival di Morgana”, che quest’anno propone, con il sostegno del Comune di Palermo, un mese di spettacoli che si concluderanno il 26 novembre.

“Ancora un riconoscimento di altissimo livello, ancora una conferma della eccellenza culturale e artistica del Museo Antonino Pasqualino, – commenta il Sindaco Leoluca Orlando – che si afferma sempre più come una delle tessere preziose del mosaico di Palermo, della sua rinascita e della sua vitalità culturale. A tutti i lavoratori e alla dirigenza del Museo non può che andare un calorosissimo ringraziamento a nome mio e a nome di tutta la città, perché con il loro lavoro quotidiano ci ricordano come l’arte sia sempre più anima e motore del nostro agire e del nostro vivere, oltre che inesauribile fonte di sviluppo sociale”.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Andrea Cusumano, sottolinea: «Un riconoscimento meritato a conferma del valore di testimonianza della tradizione ed al contempo di proiezione verso l’innovazione e la sperimentazione, che il Museo Pasqualino porta avanti con motivazione e competenza da anni. Una progettazione condivisa, che l’amministrazione ha voluto sostenere, e che oggi, grazie riconoscimento del FUS, riceve un’ulteriore importante conferma di quanto la direzione intrapresa sia quella giusta».

Rosario Perricone, Direttore del Museo Pasqualino spiega che «Le linee di intervento del progetto teatrale 2016 proseguono con l’operazione di salvaguardia e diffusione, sul territorio regionale, nazionale ed estero, dell’opera dei pupi e delle altre pratiche teatrali tradizionali siciliane tenendo conto del mutato contesto di fruizione. In una ottica di interazione e scambio con i linguaggi dei diversi ambiti artistici e attraverso la realizzazione di iniziative di approfondimento Il progetto mira a rendere più consapevole la comunità in merito alla propria storia, alle modalità di espressione e costruzione delle identità, in un’ottica multiculturale. In tale percorso, la marionetta – oggetto di sguardi incrociati, dall’ambito artistico a quello dell’analisi scientifica – permette di sviluppare una migliore interconnessione con l’Europa e traccia delle piste di riflessione su nuove estetiche e concezioni contemporanee del teatro di marionette in rapporto allo spettacolo dal vivo, all’arte, alla società e alla cultura in generale. La marionetta, come medium artistico e metaforico in rapporto a tempo, spazio, oggetto, immagine, corpo, identità. La marionetta nell’era post-industriale, in un’indagine sulle tematiche della manipolazione di oggetti, corpi, immagini e percezioni. Rappresentare con la marionetta vuol dire comprendere il mondo attraverso metafore di visioni e di suoni. E attraverso la marionetta ancora una volta vogliamo sorprenderci, emozionarci, ingannare i nostri sensi e viaggiare».