Sono rientrati al lavoro dopo quattro giorni di sciopero i dipendenti delle aziende edili del sequestro Virga di Marineo.
L’impegno preso con l’amministratore giudiziario riguarda l’erogazione di due mensilità, che sarà completata entro i primi di novembre.

Ieri, ai 27 lavoratori dell’Acri e di Ellezeta, due delle società sequestrate, ai Virga, è già stato pagato un primo acconto di 700 euro.

“Assieme ai lavoratori, di fronte agli impegni presi dall’amministratore, abbiamo deciso di revocare lo sciopero per senso di responsabilità – dichiara il segretario della Fillea Cgil Francesco Piastra – Da oggi sono ripresi i lavori di messa in sicurezza del frantoio per la lavorazione gli inerti, che dovrebbe consentire di lanciare l’azienda. Entro la prossima settimana abbiamo chiesto di definire un’intesa che riguardi anche gli 20 lavoratori delle altre aziende del gruppo”.

La Fillea Cgil sollecita l’approvazione del ddl sui beni confiscati “Io riattivo il lavoro”, il cui iter è fermo al Senato. “E’ quanto mai urgente che al Senato si approvi il testo di questa legge – aggiunge Francesco Piastra – Sarebbe fondamentale il ddl nei casi come quelli che stiamo affrontando col sequestro Virga. Il fondo di rotazione previsto dal disegno di legge poteva servire a finanziare i lavori di messa in sicurezza e di ristrutturazione dello stabilimento. Il fondo previsto per l’emersione del lavoro dalle irregolarità contributive e previdenziali poteva servire a regolarizzare anche il pregresso delle retribuzioni prima del sequestro”.