Le elezioni amministrative avranno un effetto anche sulla giunta regionale. La scelta dell’assessore Mimmo Turano nelle elezioni di Trapani rischia delle conseguenze anche immediate.

“È successo che un giocatore si è tolto la maglia della propria squadra e ha giocato con quella dell’altra. Il presidente della Regione deve intervenire” il coordinatore di Fratelli d’Italia, Giampiero Cannella, ha invocato così la sostituzione dell’assessore all’Istruzione, il leghista Mimmo Turano, reo, per Fratelli d’Italia, di aver fatto vincere il centrosinistra a Trapani. Una mossa che sarà la scintilla per un rimpasto che, dopo i ballottaggi, porterà a più di un cambio in giunta. Anche se i tempi non sono certi e il Presidente Schifani potrebbe decidere di soprassedere fino a fine estate

Mentre a destra si apre la partita della giunta regionale, la Lega, sotto forma di lista civica, è andata forte anche a Trapani, dove è passata dall’1,7% di cinque anni fa all’8,7 attuale. Ma questa dote di consensi è foriera di bufera. I voti sono infatti andati al candidato del centrosinistra Giacomo Tranchida, determinandone la vittoria al primo turno contro l’uomo del centrodestra, Maurizio Miceli (FdI).

A Catania 30 consiglieri su 36 al centrodestra

Il centrodestra a Catania conquista 30 dei 36 posti al Consiglio comunale. È quanto riporta il sito della Regione Siciliana. Il maggior numero di seggi va a Fdi con sette. Seguono Fi e Prima l’Italia con cinque ciascuno, Grande Catania e Enrico Trantino sindaco per Catania con quattro ciascuno, Noi moderati Democrazia cristiana tre e Noi con la Sicilia autonomisti e popolari due. All’opposizione vanno sei seggi: uno per il candidato sindaco Maurizio Caserta, tre al Pd e due al M5s.

Comunali: Fdi primo partito a Catania con il 15,10%

Fratelli d’Italia è il primo partito a Catania con 18.532 voti, pari al 15,10%. E’ quanto emerge dallo scrutino delle 336 sezioni pubblicato sul sito del Comune. Queste preferenze con le percentuali dei partiti del centrodestra, che hanno sostenuto il candidato sindaco Enrico Trantino, che eleggono tutti dei consiglieri comunali: Forza Italia 15.292 voti (12.46%), Prima l’Italia 13.549 (11.04%), Grande Catania 12.912 (10.52%), Enrico Trantino sindaco per Catania 10.670 (8.69%), Noi moderati democrazia cristiana 8.012 (6.53%), Noi con la Sicilia popolari e autonomisti 7.757 (6.32%). Nell’area progressista, che ha sostenuto il candidato sindaco Maurizio Caserta, entrano in Consiglio comunale il Partito democratico, che ha ottenuto 10.498 voti (8.55%), e il Movimento 5 stelle, con 6.995 voti (5.70%). Restano fuori perché non hanno superato la soglia di sbarramento del 5%: Con Bianco per Catania, che ha ottenuto 3.144 voto (2.56%), Alleanza Verdi Sinistra 2.963 (2.41%), Per Catania Maurizio Caserta 1.850 (1.51%), E’ l’ora del popolo 615 (0.50%). Non superano lo sbarramento neppure le liste di Cateno De Luca. Sud chiama Nord ha ottenuto 3.989 voti (3.25%) e De Luca per Catania con 979 (0.80%). Non accedono al Comunale anche: Lanfranco Zappalà (Lanfranco Zappaà sindaco) che ha ottenuto 2.322 voti (1.89%), Giuseppe Lipera (Movimento popolare catanese) 1.530 (1.25%), Giuseppe Giuffrida (Giuseppe Giuffrida sindaco) 862 (0.70%) e Vincenzo Drago (Vince Drago vince Catania) con 285 (0.23%) (ANSA).

Comunali: Pd Catania, sconfitti ma nessun rimpianto, ripartiamo

“Abbiamo perso. Tutto quello che potevamo tentare lo abbiamo tentato, senza rimpianti. Avremo tempo per l’analisi di quanto accaduto. La destra ha avuto una larghissima affermazione: 7 liste andate a segno, con grandi risultati. Siamo sconfitti, ma ricominciamo dalla rappresentanza che portiamo in consiglio comunale”. Lo afferma Maria Grazia Leone, segretaria provinciale del Pd di Catania sulle comunali. “Non ci fermiamo – aggiunge – e da domani ricominciamo a lavorare per costruire un’alternativa credibile. Ripartiamo dalla lista del Pd, che dopo 5 anni di assenza torna in campo, e ripartiamo dagli oltre 10.490 voti che ci consegnano la responsabilità di essere la prima forza del campo progressista”.

“Un grazie – sottolinea la segretaria del Pd di Catania – a Maurizio Caserta che si è speso con coraggio per una campagna elettorale dal profilo altissimo, un grazie a chi si è speso per costruire la lista del Pd, ai componenti della segreteria provinciale, alle candidate, ai candidati e a tutta la comunità democratica rivitalizzata attorno a questo progetto. Un progetto che, ci tengo a sottolineare, non finisce qui, ma da qui comincia. Il tempo della ricostruzione è iniziato, sapevamo che non sarebbe stato né breve né facile, ma abbiamo iniziato”. “I più affettuosi auguri di buon lavoro – chiosa Leone – vanno ai nostri eletti che, dai banchi dell’opposizione, scriveranno una pagina di storia del Pd catanese. Auguri e buon lavoro anche al sindaco Trantino, per lo straordinario risultato e per il grande lavoro che lo attende”.