“Il presidente Conte ha ufficializzato oggi la notizia della chiusura in Sicilia, il prossimo 7 giugno, della campagna elettorale del M5S, un fatto che non era mai accaduto. Siamo particolarmente orgogliosi di questa comunicazione che rappresenta il concreto riconoscimento del lavoro svolto nei nostri territori e dell’affetto che la Sicilia ha sempre tributato al presidente e al Movimento”. Lo afferma il coordinatore siciliano del M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, oggi assieme ai candidati M5S alle elezioni europee e a tantissimi rappresentanti siciliani Cinquestelle a tutti i livelli istituzionali al seguito di Conte in questa tra giorni in giro per la Sicilia.
Di Paola: “Dalla Sicilia un abbraccio travolgente”
“L’abbraccio che oggi i siciliani hanno tributato a Conte nelle varie tappe – dice Di Paola – è stato, come ha sottolineato lo stesso presidente, travolgente, fatto che ci dà lo stimolo per impegnarci ulteriormente in questa volata finale. La gente ha voglia di cambiamento e noi siamo pronti a dare il nostro importante contributo in questo senso. Mandiamo dalla Sicilia l’avviso di sfratto al centro destra”. “La scelta della Sicilia – conclude Di Paola – ha anche, come ha sottolineato Conte, un fatto altamente simbolico che condivido in toto: la Sicilia è il posto più lontano da Strasburgo e da Bruxelles, ma l’Europa è anche qui e da qui dobbiamo fare sentire forte la nostra voce in Europa”.
Conte: “Nel M5S niente impresentabili”
“Il M5S non ha candidati impresentabili, non inganna i cittadini mettendo dei nomi che poi non andranno a Bruxelles e a Strasburgo. Io credo che la chiarezza, la linearità di azione siano condizioni imprescindibili per ridare ovviamente dignità alla politica e fiducia ai cittadini”. Così ai giornalisti a Catania il leader del M5S Giuseppe Conte, parlando delle prossime elezioni europee. “Noi – ha aggiunto Conte – siamo l’unico partito che non è coinvolto in casi di corruzione da Nord a Sud. Una ragione c’è. Abbiamo regole stringenti che tutti quanti dovrebbero rispettare per scacciare via il marcio dalla politica. Non può essere la soluzione invece attaccare la magistratura, che fa legittimamente il suo dovere e le sue inchieste”.
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