Il centrodestra a Palermo è un puzzle dai pezzi non ancora uniti e che rischia di rimanere incompleto. Nella miriade di nomi che sono spuntati negli ultimi giorni sono più le polemiche che i fatti concreti e mentre alcune liste hanno già avviato la campagna elettorale, sottobanco continuano le trattative per tentare di ricucire rapporti che sembrano ormai logori. Si va verso la presentazione di più nomi da parte del centrodestra che oggi è ancora spaccato.

Il derby Varchi-Cascio

Carolina Varchi prosegue con la sua campagna e lo fa scortata da Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida, ieri a Palermo. Al momento la guerra che va per la maggiore è quella tra la Varchi e Francesco Cascio, sostenuto da quella coalizione che fa perno intorno a Lega e Forza Italia, aggregando anche centristi e autonomisti. Ma nella mischia ci sono pure Totò Lentini e Roberto Lagalla che sembrano non voler mollare la presa.

Segnali di pace?

Ieri qualche timido segnale di pace nel centrodestra c’è stato però e la trattativa potrebbe riaprirsi. È accaduto quando Ignazio La E Russa ha detto che “per trovare la sintesi ci vuole volontà. Noi abbia mo la volontà di trovarla nel centro destra. Ci arrabbiamo con Lega e Forza Italia solo quando loro preferiscono altre alleanze rispetto al centrodestra”. Per molti si tratta di un segnale di distensione unita alla estrema difesa del ruolo di Musumeci alla Regione. Sul piatto ci sarebbe da parte di Fratelli d’Italia la richiesta del via libera unitario al Musumeci bis in cambio di un passo indietro della Varchi in nome della ricomposizione del centrodestra.

La Lega polemizza

La Lega fa melina e non dà ancora segnali di apertura. Nino Minardo, segretario regionale e candidato in pectore ha commentato così il blitz di La Russa e Lollobrigida nel capoluogo: “La Sicilia è da sempre terra di autonomia e di orgoglio. Che paura ha La Russa delle scelte di voto dei siciliani? In questo momento l’unica preoccupazione devono essere gli impegni presi con i cittadini su temi fondamentali come la sanità, i rifiuti, l’acqua, le infrastrutture e il turismo”. E gli eco Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega- “Probabilmente La Russa mancava da un po’ dalla nostra terra, se davvero avesse il polso del territorio saprebbe che le schermaglie politiche non interessano ai siciliani, peraltro alle prese con una crisi gravissima. La Sicilia si aspettava un vero cambiamento, la risoluzione di problemi storici, a cominciare da quello dei rifiuti, a oggi ancora presente, o un netto cambio di passo in tema d’infrastrutture e trasporti, nonché lo stop ai poltronifici. Dalla politica i siciliani si aspettano scelte coraggiose e concrete, che purtroppo negli ultimi decenni sono mancate. Alla Sicilia non servono le polemiche, ma risposte concrete. La parola spetta ai cittadini e La Russa non dovrebbe temere il confronto, ma lavorare a una sintesi per il bene del territorio”. Così risponde alle parole di Ignazio La Russa.

La corsa in solitaria di Lentini e Lagalla

Intanto però si prosegue da soli e i candidati a sindaco non fermano i lavori. Cascio lavora alla conferenza stampa di domani in cui Forza Italia ufficializzerà la sua corsa sperando nell’adesione immediata di Lega, Mpa e Udc al progetto. Anche se l’Mpa ha ribadito che al momento non è previsto lo stop alla corsa di Totò Lentini. E anche Roberto Lagalla ha annunciato che non farà passi indietro malgrado parte dell’Udc, il suo partito, parli apertamente ormai di sostegno a Cascio.

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