Chiusa la partita sull’elezione del sindaco, ruolo che sarà ricoperto da Roberto Lagalla, rimane da definire la composizione del prossimo Consiglio Comunale di Palermo. Assortimento, quello di Sala delle Lapidi, che finirà per condizionare inevitabilmente la prossima consiliatura. Tante le sfide ancora aperte sul filo di pochi voti. Ma per Lagalla c’è già una prima incognita da analizzare: il ruolo dei renziani nel prossimo quinquennio.

Sfida in Forza Italia per l’ultimo seggio – TUTTE LE PREFERENZE

Sul fronte delle liste, dopo lo spoglio di 576 sezioni su 600, la coalizione di centrodestra si attesta attorno ad un 54% complessivo, ottenendo così 24 seggi. Nella futura composizione di Sala delle Lapidi, capofila sarà Forza Italia. La lista di Silvio Berlusconi a Palermo si aggira intorno al 12%, conquistando così sette seggi. Compagine nella quale vanno verso la riconferma Ottavio Zacco (al momento primo degli eletti), Gianluca Inzerillo, Caterina Meli e Giulio Tantillo.

A Sala delle Lapidi tornerà anche l’ex assessore Leopoldo Piampiano, insieme a Natale Puma, consigliere uscente della settima circoscrizione. L’ultimo seggio è conteso fra Pasquale Terrani e Rosi Pennino, attualmente distanziati da soli 15 voti.

Fratelli d’Italia: Fabrizio Ferrara allunga su Teresa Leto

Seconda lista del centrodestra è Fratelli d’Italia, che si aggira al 10,2%. Al partito di Giorgia Meloni andranno sei seggi. Sicuro di riconferma Francesco Scarpinato, capofila della compagine con oltre 2000 voti. Seguono l’eurodeputato Giuseppe Milazzo (da capire se rinuncerà o meno all’incarico) e Antonio Rini, fratello dell’uscente Ilenia Rini.

Per quanto riguarda gli altri, Germana Canzoneri sembra ormai fuori pericolo e si avvia verso Sala delle Lapidi. Stesso destino per Tiziana D’Alessandro e l’uscente Fabrizio Ferrara che, negli ultimi seggi, ha allungato in maniera decisiva su Teresa Leto, distanziata di oltre 80 preferenze. Per la giovane candidata, rimane da capire cosa farà Giuseppe Milazzo, il quale dovrà decidere se rinunciare al ruolo di consigliere comunale o rimanere in carica a Palazzo delle Aquile, lasciando l’indennità. Ciò in virtù della carica ricoperto al momento a Bruxelles.

Il nodo Italia Viva per Roberto Lagalla

Cinque seggi conquistati invece da Lavoriamo per Palermo, lista civica di Roberto Lagalla che comprende anche donne e uomini di Davide Faraone e gli uscenti di Italia Viva. Un nodo, quello dei renziani, che potrebbe condizionare il cammino politico del “Professore” durante la prossima sindacatura, anche alla luce dell’apertura del leader nazionale del partito al gruppo del PD, in vista delle elezioni regionali e nazionale. Toccherà proprio a Davide Faraone troverà una sintesi. Quel che è certo è che il senatore avrà a disposizione una folta squadra di consiglieri comunali.

A guidare la compagine sarà il capogruppo uscente di Italia Viva Dario Chinnici, seguito da Giuseppe Mancuso, Giovanna Rappa e Salvatore Allotta. Ultimo posto dei cinque a disposizione conteso all’ultimo voto fra Luisa La Colla e il consigliere uscente Carlo Di Pisa, distanziati di soli 19 voti in favore della La Colla.

Anello la spunta in Prima l’Italia, partita aperta nella DC Nuova

Tre seggi a testa invece per Prima l’Italia (con l’uscente Sabrina Figuccia al momento in testa alla preferenze, seguita da Marianna Caronia). Ultimo posto a disposizione preso da Alessandro Anello, che sembra aver allungato in maniera decisiva su Salvatore Di Maggio. Fuori dai giochi il capogruppo uscente Igor Gelarda anche se, per l’esponente del Carroccio, potrebbero esserci altri ruoli in vista.

Tre seggi anche per la  DC Nuova di Totò Cuffaro. L’ex presidente della Regione riesce nell’impresa di riportare il simbolo democristiano all’interno di Sala delle Lapidi. Compagine che sarà capitanata, nel prossimo Consiglio Comunale, da Salvatore Imperiale, seguito da Domenico Bonanno. Ultimo posto disponibile al momento conteso fra Giuseppe La Vardera e Viviana Raja, con quest’ultima avanti di 11 voti. Fuori dai giochi Alleanza per Palermo, UdC, Noi con l’Italia e Moderati per Lagalla.

Giochi fatti nel PD

Con riguardo ai sedici seggi rimanenti, la coalizione progressista guidata da Franco Miceli dovrebbe aggiudicarsi i 2/3 dei posti rimanenti. Scranni da dividere fra PD (lista intorno all’11%), M5S (6,5%) e Progetto Palermo (intorno al 6%). Sotto il 5% la lista di Sinistra Civica Ecologista, guidata dall’assessore uscente Giusto Catania. La quota restante andrebbe alla coalizione di Fabrizio Ferrandelli.

Al fronte Dem andranno cinque seggi. In testa per consensi il parlamentare nazionale Carmelo Miceli, seguito a ruota dal capogruppo uscente a Sala delle Lapidi Rosario Arcoleo, da Teresa Piccione, candidata in coppia con Giuseppe Lupo, e da Fabio Giambrone.

Nel Movimento 5 Stelle esclusa eccellente

Sono tre i seggi che spettano al Movimento 5 Stelle. Vanno verso la rielezione sia l’ex capogruppo a Sala delle Lapidi Antonino Randazzo che la consigliera uscente Concetta Amella.

New entry della compagine pentastellata Giuseppe Miceli, che ha scavalcato nelle preferenze la capogruppo uscente Viviana Lo Monaco che, all’interno della compagine grillina, ha trovato nell’ultimo periodo più di qualche difficoltà.

Tutto definito in Progetto Palermo e + Europa-Azione

Tre seggi anche per Progetto Palermo, con un seggio a parte che spetterà al candidato sindaco perdente Franco Miceli. Anche qui, vanno verso la riconferma i due consiglieri uscenti di Avanti Insieme, Valentina Chinnici e Massimo Giaconia, seguiti al momento da Mariangela Di Gangi.

Quattro invece i seggi che spettano alla lista di +Europa-Azione, unica a superare lo sbarramento fra le compagini messe in campo da Fabrizio Ferrandelli. Partito che si assesta intorno all’8%. Confermato ovviamente l’uscente Fabrizio Ferrandelli, così come Ugo Forello e Giulia Argiroffi. Gli ex pentastellati si preparano quindi ad un’altra consiliatura d’opposizione. Verso la rielezione anche Leonardo Canto.

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